
I segni della svolta
Leone fa rima con tradizione: “Famiglia è l’unione tra uomo e donna”, “Niente selfie sono il Papa”
Parole e opere, tutte nel segno della tradizione: Papa Leone XIV ribadisce passo dopo passo quale sarà l’impronta del suo pontificato. Lo ribadisce ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, con frasi inequivocabili. «È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate. Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, ‘società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società», dice il Papa americano. Parole nelle quale richiama ai doveri etici e civili di ognuno. «Nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all’anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato».
Parole e opere nel segno della tradizione: famiglia è unione stabile di un uomo e una donna
«La mia stessa storia – prosegue Papa Prevost – è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato. Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio». Per Papa Leone XIV «da parte sua, la Chiesa non può mai esimersi dal dire la verità sull’uomo e sul mondo, ricorrendo quando necessario anche a un linguaggio schietto, che può suscitare qualche iniziale incomprensione. La verità però non è mai disgiunta dalla carità, che alla radice ha sempre la preoccupazione per la vita e il bene di ogni uomo e donna».
Leone XIV spiega che non servono selfie, bastano le tv e i fotografi
«D’altronde – prosegue il pontefice – nella prospettiva cristiana, la verità non è l’affermazione di principi astratti e disincarnati, ma l’incontro con la persona stessa di Cristo, che vive nella comunità dei credenti. Così la verità non ci allontana – ha sottolineato -, anzi ci consente di affrontare con miglior vigore le sfide del nostro tempo, come le migrazioni, l’uso etico dell’intelligenza artificiale e la salvaguardia della nostra amata Terra. Sono sfide che richiedono l’impegno e la collaborazione di tutti, poiché nessuno può pensare di affrontarle da solo».
Riporta al centro la tradizione con piccoli gesti ma significativi, come il rifiuto dei selfie. Lo ha fatto in più di un’occasione, anche con una giornalista del Messaggero, con il garbo e la mitezza che lo contraddistinguono. Un no deciso e garbato anche ai rappresentanti delle Chiese Orientali. A un ragazzo ha spiegato il diniego: “Selfie no, se vuoi parliamo, io non sono una star…”. Come a ricordare che il Papa è una figura diversa, spirituale, non mediatica. Papa Leone ha evidenziato quello che dovrebbe essere ovvio. E cioè che le numerose troupe tv e gli operatori fotografici e televisivi bastano e avanzano.
Palazzo Apostolico: al via i lavori, Santa Marta torna hotel
Come riporta il Corriere della Sera, i romani andranno a recuperare «quella che fino a dodici anni fa era una tradizione, ogni sera: la finestra della terza loggia del Palazzo Apostolico con le luci accese. Per molti (fedeli, pellegrini, ma anche turisti e semplici curiosi) era in qualche modo confortante sapere che il Papa «vegliava» sulla città. Ora Leone XIV sembrerebbe avere sciolto la riserva sulla sua residenza: tanto che nell’appartamento del Palazzo in cui tutti gli ultimi Papi tranne Francesco hanno vissuto sono in corso i lavori. Santa Marta, l’hotel dove Papa Francesco si era trasferito per tutto il suo pontificato occupando tutto il secondo piano della struttura, tornerà a svolgere le sue funzioni di albergo di lusso per prelati e pellegrini. Il ritorno alla tradizione continua.