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Landini al ridicolo, sale sul palcoscenico degli attori e dei comici anti Giuli per un briciolo di visibilità

Mr Cgil vuole fare cinema

Landini al ridicolo, sale sul palcoscenico degli attori e dei comici anti Giuli per un briciolo di visibilità

Se fino ad oggi gli artisti erano saliti sul carro dei referendum e della sinistra, ora è il sindacalista che tenta di fare cinema. E sfrutta la polemica antigovernativa innescata da Elio Germano e dagli artisti "desinistra"

Politica - di Gabriele Alberti - 14 Maggio 2025 alle 13:51

Maurizio Landini in odor di comicità? Così pare. Sembra che voglia addirittura salire sul palcoscenico di attori e interpreti anti-Giuli pur di acquisire visibilità. Vorrebbe essere lui i vari Michele Riondino, Claudio Santamaria, Elio Germano, Geppi Cucciari e altri associati anti governativi che da giorni animano la polemica del momento contro il ministro della Cultura. Dopo giorni di botta e risposta ha subodorato l’aria: piatto ricco mi ci ficco. Così il numero uno della Cgil oggi coglie l’assist, tentando la “scena madre”: “Facciamo nostro l’appello che il mondo dello spettacolo ha sottoscritto rispetto alle forti difficoltà di molte produzioni cinematografiche soprattutto quelle più piccole e indipendenti, prodotte dalle scelte sbagliate e dai ritardi del Governo sul tax credit”.

Landini alla frutta, sale sul palcoscenico anti-Giuli

Così assistiamo a una ridicola inversione di marcia e inversione di ruoli: molti attori si sono fatti testimonial dei referendum firmando un appello per sostenere i 5 sì: sono tutti/e  desinistra:  da Lino Guanciale a Serena Dandini, da Paolo Fresu a Lella Costa; Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo, Francesco Paolantoni, tra gli altri. Oggi, al contrario, i due mondi si invertono: è il sindacalista in difficoltà che sale sul palcoscenico. Anche Landini vuole la scena come i vari  Gabriele Muccino,  Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, da Nanni Moretti a Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Matteo Garrone, Paolo Virzì, Ferzan Ozpetek. E poi ancora: Luca Zingaretti, Pierfrancesco Favino, Paola Cortellesi, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta, Riccardo Scamarcio: hanno firmato una lettera contro la riforma del tax credit, che finalmente razionalizza in base alla produttività i contributi a pioggia ai soliti noti. Questo il “loro” problema. Solo che il “provino” di Landini è modesto.

Landini alla frutta,  sale sul carro dei comici

Con i referendum si sta incartando e ha incassato politicamente solo la frattura fragorosa con la Cisl, il “ni” del Pd e la solita vaghezza di Giuseppe Conte. Molto poco. Quindi Landini ha optato per la strategia numero uno: fare il martire per via del presunto oscuramente dei referendum in tv. Non funzionando,  ha pensato che il suo momento comico fosse giunto. Per farsi un po’ di pubblicità ha deciso di affiancarsi al cast cambiando totalmente disciplina: il cinema. “Quella del settore  è una crisi che riguarda centinaia di lavoratrici e lavoratori. Per questo è urgente introdurre forme di sostegno al reddito che garantiscano queste lavoratrici e questi lavoratori nei periodi di non lavoro. Risultano, inoltre, assolutamente inaccettabili – prosegue Landini improvvisamente solerte sul mondo ello spettacolo -. Gli attacchi subiti in questi ultimi giorni da esponenti del mondo dello spettacolo: come Stefano Massini, Elio Germano e Geppi Cucciari, ai quali va tutta la nostra solidarietà. Ancora una volta ministri di questo Governo criminalizzano il dissenso per celare l’assoluta assenza di politiche su materie delicate come questa”.

…ma non ha studiato la parte

E con “criminalizzare il dissenso” arriva la prima papera imperdonabile. Non ha letto bene la parte. Sicuramente sfugge a Landini l’incipit vergognoso che ha scatenato gli attori e i comici: ossia l’attacco di Elio Germano contro Giuli in piena cerimonia David di Donatello. Affermando che “il governo piazza i suoi uomini come fanno i clan”– E certo che il ministro ha risposto alla pesante, ignobile accusa. Di qui il piagnisteo degli artisti. Landini già ‘stecca’.

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di Gabriele Alberti - 14 Maggio 2025