CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

“La pace sia con voi”: le prime parole di Papa Leone XIV. Occhi lucidi davanti alla folla che grida il suo nome

Gioia e commozione

“La pace sia con voi”: le prime parole di Papa Leone XIV. Occhi lucidi davanti alla folla che grida il suo nome

Un'attesa infinita, poi l'apparizione dalla Loggia delle Benedizioni. "Questa è la pace disarmata ed disarmante e perseverante e proviene da Dio che ci ama tutti". Poi il "grazie a Francesco" e l'omaggio in spagnolo alla diocesi peruviana

Cronaca - di Stefania Campitelli - 8 Maggio 2025 alle 20:14

L’attesa, piazza San Pietro gremita, urla e applausi in via della Conciliazione all’annuncio dell’avvenuta elezione del nuovo Pontefice: Papa Leone XIV, il cardinale statunitense di origini latine Robert Francis Prevost. È stato eletto alla quarta votazione del secondo giorno. L’elezione era stata in qualche modo pronosticata dal cardinale decano Giovanni Battista Re, che in mattinata, in visita a Pompei, aveva rivolto una preghiera alla Madonna, auspicando che «questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca». La fumata bianca è arrivata pochi minuti dopo le 18, alle 18.07.

La fumata bianca, l’«Habemus Papam» e quel grido della folla: «Leone, Leone»

La piazza, che in quel momento contava circa 45mila fedeli presenti, è esplosa in un urlo di gioia, tra lacrime, preghiere e il coro «Viva il nuovo Papa». Non c’è voluto molto, giusto il tempo per la preparazione di rito, perché poi il protodiacono Dominique Mamberti si affacciasse dalla Loggia delle Benedizioni per pronunciare la celeberrima formula: «Nuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam». Seguita da quello che a quel punto era diventato l’annuncio più atteso: il nome del nuovo Pontefice. Prima quello di battesimo e poi quello scelto per sedere sul soglio di Pietro. Ed eccolo, quindi, Papa Leone XIV, nato a Chicago il 14 settembre 1955 e a lungo missionario in Perù, accolto al grido di «Leone, Leone» dalla piazza che nel frattempo si era ulteriormente gremita. Si affaccia vestito con mozzetta e rocchetto. Sorride, sorride a lungo, è visibilmente commosso, ha gli occhi lucidi. Poi le prime parole.

Le prime parole del Papa: la pace sia con tutti voi

“La pace sia con tutti voi, fratelli e sorelle carissime. Questo è il primo saluto del Cristo risorto, del buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Questo è un saluto di pace entri nel cuore, che raggiunga le famiglie e tutte le persone, tutti i popoli. Questa è la pace disarmata ed disarmante e perseverante e proviene da Dio che ci ama tutti”. La piazza esplode. “Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra”.

Grazie a papa Francesco, poi l’omaggio in latino

Non poteva mancare da parte del successore di Bergoglio il ricordo commosso di papa Francesco: “Conserviamo nelle orecchie la voce debole ma sempre coraggiosa di papa Francesco che benediva Roma e dava la benedizione al mondo intero la mattina di Pasqua”. E ancora, più esplicito: “Grazie a Papa Francesco”. Poi il ringraziamento ai confratelli cardinali “che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini”.

“Sono figlio di Agostino”

Particolarmente evocativo l’accenno alla potenza della pace, che è ‘disarmata’ e ‘disarmante’ e l’insistenza sulla missione ecclesiale. “Vogliamo essere chiesa sempre vicina agli ultimi”. Poi abbandona l’italiano per un breve saluto in spagnolo. È l’omaggio che papa Leone XIV  dedica alla diocesi del Perù, la sua comunità, dove è stato missionario per oltre un decennio. Papa agostiniano, come ricorda lui stesso: “Sono figlio di Agostino”.  Tanti gli applausi che interrompono il ‘battesimo’ del nuovo pontefice che da pochi minuti ha un volto davanti al popolo dei fedeli. Il nome scelto dal cardinale nordamericano, il primo nella storia del papato, su cui molti si eserciteranno, è un chiaro messaggio di continuità con Papa Leone XIII. Il pontefice sul soglio di Pietro per 25 anni che scrisse ben se 83 encicliche tra cui la Rerum novarum.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Stefania Campitelli - 8 Maggio 2025