
Progressisti smascherati
“In commissione Covid solo vittimismo e tentativi di ostruzionismo”: Fratelli d’Italia accusa la sinistra
Continuano le schermaglie in commissione bicamerale sul Covid. Da un lato Fratelli d’Italia, impegnata a gettare luce sulle tante ombre della gestione del governo Conte II, dall’altro Pd e M5s, che disseminano polemiche ad ogni passo compiuto dalla commissione e – accusano da Fratelli d’Italia – fanno ostruzionismo.
Il doppio caso durante l’audizione nella commissione d’inchiesta Covid di giovedì scorso
A tal proposito il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, che della commissione è anche vicepresidente, denuncia che durante l’ultima audizione di giovedì scorso “le opposizioni – dice – hanno alimentato il nostro sospetto che le accuse di sciatteria, imperizia e noncuranza nell’importazione di mascherine durante la prima fase di pandemia siano alquanto indigeste a chi ha fatto parte del governo Conte II”. Durante l’audizione di Gianfranco Brosco, già titolare di incarichi dirigenziali presso l’Agenzia delle dogane, sarebbero emersi – prosegue Ciancitto – degli “elementi di criticità” della gestione pandemica da parte dell’allora esecutivo e della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri. “Prima che si procedesse con le domande dei commissari all’audito – spiega Ciancitto – l’esponente del M5s, il deputato Alfonso Colucci, ha chiesto di sospendere la seduta adducendo la stravagante ragione dell’enorme mole di documentazione presentata dall’audito: un goffo tentativo – osserva ancora l’esponente di FdI – di rinviare il dibattito su un tema evidentemente sgradito”. Ma non è finita, perchè poco dopo la senatrice del Pd Ylenia Zambito – denuncia ancora Ciancitto – “ha posto una domanda all’audito inerente al suo orientamento politico, dunque a un dato sensibile che, in quanto tale, è coperto dalla privacy, un dato ininfluente rispetto alla questione dell’importazione di mascherine e che non rientra nell’attività d’indagine della commissione, ma che rischia di intimidire l’audito”. Secondo Fratelli d’Italia, dunque, questi due episodi dimostrerebbero l’ostruzionismo della sinistra in commissione Covid.
Replica 5Stelle e controreplica di FdI
La replica del 5Stelle Colucci non s’è fatta attendere. “Spesso le mie domande e quelle degli altri colleghi di opposizione vengono censurate prima ancora che possiamo formularle”, accusa in un comunicato stampa di risposta a Ciancitto. Ma su questo interviene anche la deputata Alice Buonguerrieri, che di Fratelli d’Italia in commissione Covid è capogruppo. “Dietro al vittimismo dell’opposizione in commissione Covid si nasconde la volontà di censurare auditi scomodi” afferma. La deputata di FdI racconta che il presidente della commissione e suo collega di partito, il senatore Marco Lisei, rispedisce sistematicamente al mittente i tentativi delle opposizioni di inibire, “attraverso attacchi denigratori”, gli auditi che racconterebbero realtà impietose sulla gestione del Covid. “Il deputato Colucci, del M5s, vuole studiare le carte?”, si chiede la Buonguerrieri. “Lo faccia”, continua la capogruppo di FdI. Che osserva: “La sinistra, che oltre alle carte che sono nella disponibilità di tutti i commissari, riceve informazioni e documenti anche dall’ex commissario Arcuri, come è emerso durante una delle ultime audizioni, non può certo dire di non essere nella possibilità di preparare le audizioni”. Invitando le opposizioni a non accampare scuse, la battagliera Buonguerrieri conclude che “i loro tentativi di ostruzionismo non troveranno spazio alcuno”.