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Durante la pandemia

Il tribunale Ue sconfessa Ursula von Der Leyen: i suoi sms sui vaccini Pfizer non possono rimanere segreti

Esteri - di Laura Ferrari - 14 Maggio 2025 alle 10:28

Il Tribunale Ue ha annullato la decisione della Commissione europea che negò l’accesso al New York Times a tutti i messaggi di testo scambiati tra la presidente Ursula von der Leyen e Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, tra il 1° gennaio 2021 e l’11 maggio 2022. Secondo il Tribunale europeo le risposte fornite dalla Commissione nel corso dell’intero procedimento in merito ai messaggi di testo richiesti “si basano o su ipotesi, oppure su informazioni mutevoli o imprecise” e che la Commissione “non ha fornito spiegazioni plausibili per giustificare il non possesso dei documenti richiesti”. Gli scambi tra von der Leyen e Bourla riguardavano il negoziato per l’acquisto dei vaccini.

Vaccini: un affare da 150 miliardi di euro l’anno

Come ha scritto Federico Fubini sul Corriere della Sera, la pandemia è stato un affare colossale per le cause farmaceutiche: «Solo nel 2021 si sono venduti nel mondo almeno dieci miliardi di dosi di vaccini, che hanno portato ai gruppi di Big Pharma tra 120 e 150 miliardi di dollari di ricavi in più».

L’inchiesta del New York Times

Nel caso di specie, il Tribunale osserva che le risposte fornite dalla Commissione nel corso dell’intero procedimento in merito ai messaggi di testo richiesti si basano o su ipotesi, oppure su informazioni mutevoli o imprecise. Per contro, Stevis-Gridneff e il New York Times hanno presentato elementi pertinenti e concordanti che descrivono l’esistenza di scambi, in particolare sotto forma di messaggi di testo, tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer nell’ambito dell’acquisto, da parte della Commissione, di vaccini presso tale società durante la pandemia di Covid-19. Essi sono quindi riusciti a superare la presunzione di inesistenza e di non possesso dei documenti richiesti.

Ursula von Der Leyen costretta a far leggere le comunicazioni con Pfizer

In una situazione del genere, la Commissione non può limitarsi ad affermare di non essere in possesso dei documenti richiesti, ma deve fornire spiegazioni credibili che consentano al pubblico e al Tribunale di comprendere perché tali documenti siano irreperibili. La Commissione non ha spiegato in dettaglio quale tipo di ricerche avrebbe effettuato per trovare tali documenti, ne’ l’identita’ dei luoghi in cui esse si sarebbero svolte. Pertanto, essa non ha fornito spiegazioni plausibili per giustificare il non possesso dei documenti richiesti. Inoltre, per il Tribunale, la Commissione non ha sufficientemente chiarito se i messaggi di testo richiesti fossero stati eliminati e, in tal caso, se l’eliminazione fosse stata effettuata volontariamente o automaticamente o se il telefono cellulare della presidente fosse stato nel frattempo sostituito. Infine, la Commissione non ha neppure spiegato in modo plausibile perché essa avrebbe ritenuto che i messaggi di testo scambiati nell’ambito dell’acquisto di vaccini contro la Covid-19 non contenessero informazioni sostanziali o che richiedessero un monitoraggio di cui dovesse essere garantita la conservazione.

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di Laura Ferrari - 14 Maggio 2025