
Il marciatore olimpico
Il ritorno di Alex Schwazer: a 40 anni vince con 7 minuti di vantaggio. Sogna le Olimpiadi del 2028?
Alex Schwazer torna a marciare e lo fa vincendo i 10.000 metri su pista della fase regionale del Veneto dei campionati assoluti di Società, con un buon 43’11″37. A San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, il marciatore altoatesino ha portato avanti la sua gara in tranquillità, chiudendo con 7 minuti di vantaggio sul secondo classificato (nonostante uno stop di 60 secondi dopo tre ammonizioni per sospensione).
Per Schwazer, oggi 40enne, in seguito al tentativo dello scorso 19 luglio nella 20.000 metri su pista ad Arco – in cui fu costretto a fermarsi attorno al 14° chilometro per una forte sciatalgia – si tratta di un ritorno alla vittoria simbolico, arrivato dopo la lunga squalifica per doping.
Il ritorno di Alex Schwazer
Oro olimpico nella 50 km di marcia a Pechino, nel 2012 il marciatore venne fermato prima dei Giochi di Londra per la positività all’epo, confessata tra le lacrime. Squalificato, venne in seguito trovato positivo per una dose infinitesimale di testosterone sintetico a un controllo a sorpresa del 1° gennaio 2016, mentre stava preparando il ritorno ai Giochi di Rio. Arrivò quindi una nuova condanna del Tas a 8 anni, squalifica terminata a luglio 2024 dopo una lunga battaglia con la Wada (l’Agenzia Mondiale Antidoping), in seguito all’archiviazione del procedimento a suo carico per non aver commesso il fatto e in virtù di un percorso differente tra giustizia ordinaria e sportiva.
Alex Schwazer è stato uno dei più talentuosi marciatori italiani, noto per la sua carriera segnata da successi straordinari e controversie legate al doping. Nato a Vipiteno nel 1984, Schwazer si è avvicinato alla marcia grazie all’influenza del padre, ex marciatore. Si è distinto fin da giovane, vincendo il titolo mondiale juniores nel 2004. La sua consacrazione internazionale è avvenuta ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove ha conquistato l’oro nella 50 km di marcia, stabilendo anche il record olimpico della specialità in 3h37’09” .
Tuttavia, la sua carriera ha subito una battuta d’arresto nel 2012, quando è risultato positivo all’eritropoietina (EPO) in un controllo antidoping a sorpresa. Schwazer ha ammesso l’uso della sostanza e ha ricevuto una squalifica di 3 anni e 6 mesi, che lo ha escluso dalle Olimpiadi di Londra 2012. Poi la via crucis è proseguita, fino alla gara di oggi. Una lucina di speranza che si accende per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028?