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Sarà curato in Italia Adam, il bimbo palestinese unico sopravvissuto di dieci fratelli

La decisione della mamma

Il piccolo Adam sarà curato in Italia. Tajani: «Il popolo palestinese guarda al nostro Paese come luogo di speranza e salvezza»

Il bimbo, unico sopravvissuto di dieci fratellini colpiti da un raid israeliano, arriverà in Italia «appena possibile», accompagnato dalla zia e da 4 cuginetti

Politica - di Agnese Russo - 31 Maggio 2025 alle 18:41

Sarà curato in Italia il piccolo Adam, il bimbo rimasto unico sopravvissuto dei dieci figli della dottoressa palestinese Alaa al-Najjar uccisi in un raid israeliano su Khan Younis venerdì della scorsa settimana. A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, spiegando che la mamma «ha deciso di far arrivare il figlio in Italia». Il bambino «verrà appena possibile, appena risolti i problemi di autorizzazione sanitaria», ha chiarito Tajani, spiegando che sarà «accompagnato dalla zia e da altri 4 bambini che sono figli della zia».

Tajani: «La mamma di Adam ha deciso di farlo arrivare in Italia»

«Appena possibile partirà anche il marito», ha proseguito il vicepremier, intervenendo al Congresso dei giovani di Forza Italia e sottolineando che «questo dimostra quanto il popolo palestinese guardi all’Italia come luogo di speranza e di salvezza. A conferma dell’impegno che stiamo profondendo per aiutare la popolazione palestinese. Credo che sia una giornata molto positiva». Il piccolo Adam «potrebbe essere operato l’11 giugno».

Il nostro Paese come «luogo di speranza e di salvezza»

L’Italia, sia attraverso il governo sia attraverso i suoi ospedali pediatrici d’eccellenza, si è offerta da subito di aiutare il piccolo Adam e la sua famiglia. Ciononostante anche questo tema è stato motivo di polemica e strumentalizzazione da parte dell’opposizione e di Giuseppe Conte in particolare, che ancora oggi accusava Tajani di «sparare fesserie» “sfidandolo” a «velocizzare i tempi» su Adam.

Cosa significa lavorare per la pace

«Non mi pare che l’opposizione cerchi di trovare unità. Non avendo una visione comune della politica e della società, fa solo cose contro: e allora utilizza le vittime palestinesi per fare propaganda, utilizza il decreto sicurezza… Andiamo a chiedere non a chi manifesta ma ai cittadini quali sono i problemi», ha detto ancora Tajani, che a proposito della manifestazione convocata dall’opposizione per il 7 giugno ha detto che «ognuno organizza le sue manifestazioni» e «non si è obbligati a partecipare».

«Lavora più per la pace – ha rivendicato il ministro – chi porta 700 palestinesi e salva la vita a tanti bambini, di chi gira con la kefiah e strumentalizza le vittime di un massacro che è inaccettabile. Non ho visto una proposta concreta di questi che organizzano manifestazioni. Qual è la proposta concreta? Ritirare l’ambasciatore d’Israele? Pensate che si costruisca la pace se lo ritirassimo? Senza di lui non sarebbero entrati i camion di Food for Gaza. L’unico Paese che è riuscito a far entrare una colonna di camion per portare beni alla popolazione palestinese attraverso una organizzazione delle Nazioni Unite è l’Italia. Su questo punto di vista – ha concluso Tajani – sto a posto con la mia coscienza, perché i palestinesi ci ringraziano».

 

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di Agnese Russo - 31 Maggio 2025