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“Il pensiero economico e sociale di Giuseppe Mazzini” di Italo Balbo: vite parallele dei due rivoluzionari del novecento

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“Il pensiero economico e sociale di Giuseppe Mazzini” di Italo Balbo: vite parallele dei due rivoluzionari del novecento

Cultura - di Marica Nardini - 18 Maggio 2025 alle 07:00

Un piccolo grande pezzo di storia che si materializza con carta e inchiostro, grazie a Eclettica edizioni.Viene pubblicata per la prima volta la testi di Italo Balbo, “Il pensiero economico e sociale di Giuseppe Mazzini”. Il testo si apre con una prefazione del professor Francesco Carlesi, presidente dell’Istituto stato e partecipazione, che inquadra la biografia di Balbo, la sua visione di Mazzini e delle tematiche economico-sociali del suo tempo. Il nome di Italo Balbo è ricordato soprattutto per il suo ruolo di ministro
dell’Aeronautica e per le trasvolate atlantiche di inizio anni ’30, che lo videro protagonista assoluto a livello mondiale.

Nel 1933 l’allora ministro fu accolto trionfalmente negli Stati Uniti e invitato ufficialmente dal presidente americano Roosevelt e su queste imprese, nel corso degli anni, sono stati scritti fiumi d’inchiostro. Meno frequenti gli studi sulle sue origini e la sua formazione culturale, per quanto essenziali per cogliere spirito e radici di molti protagonisti dell’epoca e del nascente fascismo.

Il filo che unisce Italo Balbo allo spirito rivoluzionario di Mazzini

Negli anni giovanili, Balbo fu legato profondamente alla figura di Mazzini, e la tesi di laurea che viene qui pubblicata per la prima volta è il simbolo di un’attenzione che non si limitava all’interesse storico, ma voleva fare del patriota genovese un vero e proprio mito mobilitante. “È dallo spirito mistico e religioso di Mazzini, ben più che dal vago mazzinianesimo delle masse romagnole ed emiliane, che Balbo deriva il suo sentimento del dovere, per il quale gli era possibile, giovinetto, anti vedere già il cammino segreto del nostro umanesimo e sentire la soluzione del problema sociale in termini di imprese nazionali, anziché di rivendicazioni economiche; e quel che più conta, mettere alla base del suo attivismo questo principio restauratore dell’uomo nell’uomo: nessuno deve vivere per sé, ma per gli altri”, scrisse in merito Bottai.

Vita dell’interventista e aviatore ispirato dal Risorgimento

Balbo fu interventista e poi protagonista del fascismo, pur con un rapporto complesso e non privo di rivalità con Mussolini che disse di lui: “Un bell’alpino, un grande aviatore, un autentico rivoluzionario. Il solo che sarebbe stato capace di uccidermi”. Negli ultimi anni di vita divenne governatore della Libia, provando a lasciare il segno (si pensi al tema, non portato completamente a termine, della cittadinanza italiana ai libici), e dove trovò la morte, colpito accidentalmente da contraerea italiana il 28 giugno 1940. In Balbo rimase sempre ben visibile uno spirito combattivo e mazziniano, e le spinte sociali e rivoluzionarie, sintetizzate nella presente tesi di laurea, con tutte le sue velleità e passioni, rimangono un passaggio decisivo della sua formazione politica e culturale. Questo testo, pubblicato per la prima volta, è stato individuato grazie alle ricerche effettuate nell’archivio personale di Italo Balbo, divenuto recentemente accessibile agli studiosi.

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di Marica Nardini - 18 Maggio 2025