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Trump Papa Reazioni del mondo

Habemus Papa

Il mondo saluta il Pontefice americano. Le congratulazioni di Trump: “Un onore per noi. Non vedo l’ora di incontrarlo”

Dalla Casa Bianca al Cremlino, dall'Europa al Medio Oriente, tutti i leader mondiali inviano messaggi al Papa, tra speranze, auspici di collaborazione e qualche tentativo di politicizzarlo

Esteri - di Alice Carrazza - 8 Maggio 2025 alle 21:13

Per la prima volta la Chiesa cattolica saluta un Papa americano. Robert Francis Prevost, cardinale nato a Chicago, ha assunto il nome di Leone XIV. L’annuncio è stato accolto con un coro di congratulazioni dalle cancellerie tutto il mondo, con una particolare soddisfazione espressa dal presidente americano Donald Trump.

Trump apre il coro delle reazioni americane

«Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost, appena nominato Papa. È un tale onore sapere che è il primo Papa americano. Che emozione e che grande onore per il nostro Paese. Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo!», ha scritto Trump sul social Truth, battendo sul tempo molti altri grandi del mondo.

Dagli echi entusiasti di Washington alla compostezza formale dell’Europa, il nuovo Pontefice ha incassato consensi e auspici trasversali. Il segretario di Stato americano Marco Rubio, figura di punta del conservatorismo cattolico a stelle e strisce, ha affermato: «Gli Stati Uniti non vedono l’ora di approfondire il nostro duraturo rapporto con la Santa Sede con il primo pontefice americano».

La stampa statunitense celebra una “prima volta” storica

Il Washington Post apre con il titolo «Scelto il primo Pontefice americano». Il New York Times titola: «Robert Francis Prevost scelto come primo Papa americano», mentre il Wall Street Journal e Politico rilanciano l’eccezionalità della scelta. Il Chicago Tribune, con orgoglio municipale, ricorda: «Da tempo esisteva un tabù contro un Papa americano, ma Prevost appariva eleggibile anche perché è cittadino peruviano e ha vissuto per anni in Perù».

L’arcivescovo di Filadelfia, Nelson Jesus Pérez, ha dichiarato alla Nbc: «È un uomo di Dio meraviglioso, gentile e profondo». E ha aggiunto: «Robert Francis Prevost è stato un grande dono per la Chiesa e per il mondo».

I leader europei tra auguri e auspici

La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha affidato a X il suo messaggio: «Congratulazioni sincere a Sua Sanità Leone XIV per la sua elezione a Papa e capo della Chiesa cattolica. Auspichiamo che il suo pontificato sia guidato da saggezza e forza, mentre guida la comunità cattolica e ispira il mondo attraverso il suo impegno per la pace e il dialogo». A seguirla a stretto giro anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: «Possa la vostra guida della Chiesa Cattolica essere una fonte di speranza per tutti i fedeli. E la vostra saggezza e forza continuare a ispirare il mondo mentre lavoriamo per costruire ponti, unità e pace».

Le reazioni di Putin e Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su X: «L’Ucraina apprezza molto la posizione coerente della Santa Sede nel sostenere il diritto internazionale, condannare l’aggressione militare della Federazione russa contro l’Ucraina e proteggere i diritti dei civili innocenti. In questo momento decisivo per il nostro Paese, confidiamo nel continuo sostegno morale e spirituale del Vaticano nel lavoro dell’Ucraina per ripristinare la giustizia e avere una pace duratura. Auguro a Sua Santità Leone XIV saggezza, ispirazione e forza, sia spirituale che fisica, nel portare avanti la sua missione nobile. Ad multos annos!». Anche Mosca ha battuto un colpo: il Cremlino ha fatto sapere tramite l’agenzia Tass che il presidente Vladimir Putin si è congratulato con Francis Prevost per l’elezione a Pontefice.

L’Europa dei conservatori e dei globalisti per una volta unita

Il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato rivolgendosi al Santo Padre: «Sta dando speranza e guida a milioni di credenti in tutto il mondo in questi tempi difficili». Ha fatto lo stesso anche il presidente francese Emmanuel Macron: «Un momento storico per la Chiesa cattolica e i suoi milioni di fedeli. A Papa Leone XIV, a tutti i cattolici in Francia e nel mondo intero, rivolgo un messaggio fraterno. In questo 8 maggio, possa questo nuovo pontificato portare pace e speranza»

Dall’Est Europa si è levato anche il benvenuto della destra. Da un lato l’ungherese Viktor Orbán ha affidato a X un messaggio breve e diretto: «Habemus Papam! Una nuova speranza. Dio benedica Papa Leone XIV». Dall’altro l’ex presidente polacco ha registrato un video messaggio e ha detto: «Inizia una nuova era».

Pedro Sanchez, premier spagnolo, ha scelto un tono più istituzionale: «Congratulazioni a tutta la Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo Papa Leone XIV. Possa il suo pontificato contribuire a rafforzare il dialogo e la difesa dei diritti umani in un mondo bisognoso di speranza e di unità»

Dalla Terra Santa al Sudamerica: speranze e richieste

Dal Medio Oriente, il presidente israeliano Isaac Herzog non ha fatto mancare il suo saluto, «inviando i saluti dalla Città Santa di Gerusalemme»: «Auspico di approfondire i rapporti tra lo Stato di Israele e il Vaticano. Possa il suo ministero essere un momento di costruzione di ponti e comprensione tra tutte le religioni e i popoli. Che possiamo assistere al ritorno immediato e sicuro di tutti i rapiti ancora detenuti a Gaza e all’inizio di una nuova era di pace nella nostra regione e in tutto il mondo».

In Sudamerica, il primo a porgere il saluto è stato il presidente della Colombia, Gustavo Petro, che ha commentato con un saluto particolarmente politicizzato: «Il nuovo Papa, Leone XIV, è più di un semplice americano. I suoi antenati più prossimi sono latini: spagnoli e francesi, e ha vissuto per quarant’anni nella nostra America Latina, in Perù. Spero che diventi un grande leader per i popoli migranti di tutto il mondo e che sostenga i nostri fratelli e sorelle migranti latinoamericani, umiliati oggi negli Stati Uniti. Che ci aiuti a costruire la grande forza dell’umanità che difende la vita e sconfigge l’avidità che ha causato la crisi climatica e l’estinzione di tutti gli esseri viventi. Chicago è una grande città operaia e progressista degli Stati Uniti. Sono fiducioso».

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di Alice Carrazza - 8 Maggio 2025