
La denuncia
Il “castigatore di bufale” Burioni vittima di fake: su TikTok imperversano suoi falsi video prodotti con l’Ai. «È molto frustrante»
Nelle clip il falso Burioni promuove farmaci e integratori, quello vero mette in guardia i follower, ma non basta: «Non avete idea del numero di e-mail di persone truffate che mi scrivono per chiedermi informazione su come usare i loro acquisti»
Ha il sapore delle più amare delle beffe quello che sta succedendo a Roberto Burioni sui social e, in particolare, su TikTok. A causa dell’Intelligenza artificiale e di qualche smanettone truffatore, il professore, noto per l’impegno contro le fake in ambito medico, si ritrova suo malgrado testimonial di bufale, messaggi fuorvianti e campagne discutibili per promuovere questo o quel prodotto. E così è finita che i fake che deve smentire sono i “suoi”. O, più correttamente, quelli che usano in maniera fraudolenta la sua immagine e la sua voce. In una lotta che si sta rivelando impari.
Burioni lancia l’allarme sui “suoi” video su TikTok: «Sono falsi»
«I video nei quali promuovo farmaci, integratori, terapie e via dicendo sono FALSI. In particolare c’è un account su TikTok che ho segnalato, denunciato e via dicendo ma rimane in bella vista (a conferma che i social sono un territorio dove la legge non esiste) e io non posso fare altro che mettervi di nuovo in guardia. Non avete idea del numero di e-mail di persone truffate che mi scrivono per chiedermi informazione su come usare i loro acquisti», ha scritto sui propri social ufficiali il professore di Microbiologia e Virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con un post che ne lascia trasparire tutta la frustrazione.
I profili fake con nome e foto del professore
Il problema è che anche i profili falsi si presentano con una parvenza di “ufficialità”. In particolare, su TikTok il profilo da cui sono stati rilanciati gli ultimi video si presenta con la sua foto e con l’intestazione DR. Roberto Burioni e conta oltre 26mila follower e oltre 71mila like. A guardare meglio sotto il nome si legge il vero nome dell’account @italianos, ma è un “dettaglio” che va colto con un’attenzione in più.
La «frustrazione» di una lotta impari
Sul profilo compaiono una dozzina di video, tutti con il “prof” in primo piano che replica sempre lo stesso messaggio per invitare a prendere un certo prodotto, quasi sempre anche con la stessa, identica intonazione di voce, benché cambino abbigliamento e prospettiva dell’inquadratura. «Ho fatto tutto quello che potevo per bloccare questi video – ha spiegato Burioni all’agenzia di stampa Adnkronos Salute – però non ci sono riuscito. Il risultato è stato zero. È frustrante».
Nelle clip «tipicamente c’è un’intervista in studio in cui Fabio Fazio mi fa delle domande e io rispondo con la mia voce. Sembro proprio io. Poi ovviamente – ha spiegato Burioni – sentendo l’audio io mi accorgo degli errori sulle vocali toniche che non farei mai, le differenze per me sono chiare. Però alla fine succede che tantissime persone ci credono e io ricevo mail in cui c’è anche chi mi chiede perché non gli sono arrivati i prodotti ordinati, o come fare ad averli. Ho persino creato una risposta automatica per dire subito a queste persone che è una truffa. Lo scrivo anche in continuazione sui social».
Burioni non è l’unico esperto nel mirino. Molti altri specialisti si sono visti rubare l’immagine per questi video che li trasformano in “testimonial a loro insaputa”. «O peggio – ha sottolineato Burioni – in testimonial falsi “a nostra conoscenza”. Perché in realtà questi video li scopriamo, vediamo quello che succede, ma non si riescono fermare. È assurdo. Anche perché, diversamente, se un giornalista pubblica un’intervista falsa, viene subito fatta togliere». Inoltre, avvertire il pubblico che sono video falsi non basta ad arginarne l’impatto. Negli ultimi tempi è stato «un crescendo. Le email che ricevo vanno a ondate. Ogni volta che esce un nuovo account, e ora c’è questo su TikTok, ne arrivano di più». «È molto grave, perché così è il “far west”, queste persone stanno facendo una cosa illegale e noi possiamo solo raccontarla. Allo stesso modo in questi video falsi potrebbero farmi dire cose di ogni tipo – parolacce, insulti – e non va bene. A me non piace che nel mio Paese qualcuno possa usare l’immagine di una persona per truffare dei pazienti e non si possa fare niente. E tutto davvero molto frustrante».