
Nessuna conferma da Kiev
“Hanno tentato di uccidere Putin colpendo l’elicottero con una flotta di droni”: la clamorosa rivelazione di Mosca
La rivelazione è clamorosa: durante la sua visita nella regione di Kursk, lo scorso 20 maggio, l’elicottero del presidente russo Vladimir Putin si sarebbe ritrovato al centro di un massiccio attacco di droni ucraini. A rivelarlo è il comandante della divisione di difesa aerea russa Yuri Dashkin nel programma Vesti Nedeli sul canale televisivo Rossiya 1.
Il tentativo di uccidere Putin in volo sul Kursk
In quella occasione, definita dal Cremlino “un viaggio di lavoro”, Putin aveva incontrato il governatore ad interim, Alexander Khinstein, e i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato. L’elicottero del presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato dunque al centro di un massiccio attacco di droni ucraini. Dashkin ha dichiarato che, tra il 20 e il 22 maggio, la difesa aerea russa avrebbe intercettato e distrutto un totale di 1.170 droni in varie aree del Paese, definendo l’episodio un “attacco senza precedenti”. In particolare, ha sostenuto che 46 droni sarebbero stati abbattuti mentre Putin si trovava in visita nella regione di Kursk. “Vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che l’intensità dell’attacco è aumentata significativamente durante il volo del Comandante in Capo Supremo nella regione”, ha affermato Dashkin. “Abbiamo condotto contemporaneamente una battaglia antiaerea e garantito la sicurezza del volo dell’elicottero presidenziale”.
Alla fine di aprile, la Russia ha affermato di aver riconquistato completamente, con l’aiuto dei combattenti nordcoreani, la regione di Kursk, nella quale le forze ucraine erano entrate lo scorso agosto. Putin aveva anticipato, nel suo incontro con il governatore facente funzione Aleksandr Khinshtein, l’estensione della zona a economia speciale per l’intero territorio, con misure discusse con il ministero dello Sviluppo economico per evitare che imprese di altre zone del Paese si trasferiscano nel Kursk solo per beneficiare dei sussidi. Putin aveva anche visitato il sito dove è in fase di costruzione la nuova centrale nucleare Kursk-2 nella città di Kurchatov.
Strage russa con droni e missili su Kiev
Si aggrava intanto il bilancio degli attacchi aerei russi di oggi sull’Ucraina, i più grandi in tre anni di guerra, che per la seconda notte consecutiva ha colpito con droni e missili balistici gran parte del Paese e anche Kiev. Secondo le autorità, sono morte almeno 12 persone, tra cui tre bambini nella regione della capitale, e decine di altre sono rimaste ferite. Funzionari ucraini hanno confermato che la Russia ha lanciato 298 droni e 69 missili in più ondate. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le sue difese aeree hanno abbattuto 110 droni ucraini durante la notte. Volodymyr Zelenskyy ha invitato gli Stati Uniti a pronunciarsi contro gli attacchi russi. “Il silenzio dell’America e il silenzio di altri nel mondo non fanno che incoraggiare Putin”, ha scritto il presidente ucraino su Telegram. “Ogni attacco terroristico russo di questo tipo è motivo sufficiente per nuove sanzioni contro la Russia”.