
Il voto in Parlamento
Germania, prima figuraccia di Merz: niente maggioranza, centrosinistra spaccato. L’Afd esulta: “Nuove elezioni subito”
Uno scivolone inatteso, clamoroso, che getta la Germania nuovamente nel caos politico dopo la chiusura dell’era Scholz. Il suo successore alla guida del paese, Friedrich Merz, non ha raggiunto la maggioranza assoluta necessaria al primo turno di votazioni in Parlamento per essere eletto cancelliere della Germania. Al leader della Cdu sono andati 310 voti dei 630 parlamentari del Bundestag, sei in meno di quelli necessari. Nell’esultanza della destra tedesca dell’Adf, messa alla gogna dalle sentenze dei giudici. Crolla dunque l’asse di centrosinistra: sono 328 i parlamentari della coalizione Cdu, Csu e Spd, protagonisti dell’accordo di governo raggiunto ad aprile dopo il voto di febbraio. Con i 310 voti andati a Merz, mancano all’appello in totale 18 deputati dei partiti della coalizione.
Il flop di Mez e l’esultanza dell’Afd
Come spiegano i media tedeschi, se non si arriva alla maggioranza assoluta al primo voto, si va al secondo turno e il Bundestag ha 14 giorni per eleggere il cancelliere, che può essere anche un altro candidato. Non c’è un limite per le votazioni, ma è sempre richiesta la maggioranza assoluta. Se anche al secondo turno non arriva la ‘fumata bianca’, si entra nella terza fase, quella in cui chi riceve più voti viene eletto. In un voto che fino a pochi minuti fa era considerato solo una formalità, Merz ha ricevuto 310 voti a favore, mentre 307 parlamentari hanno detto ‘no’ alla sua elezione come successore di Olaf Scholz. Tre gli astenuti. Un voto è stato annullato, nove deputati erano assenti.
Da destra, però, si chiedono già nuove elezioni, altro che incidente di percorso. Mentre gli altri gruppi parlamentari hanno abbandonato il Parlamento dopo la sconfitta di Merz al primo turno di votazioni, la maggior parte dei deputati dell’Afd è rimasta seduta, ridendo e felice del risultato, fa notare la Bild.
La mancata elezione di Friedrich Merz a cancelliere nel primo turno delle votazioni in Parlamento dimostra ”le basi deboli su cui si fonda la coalizione tra Cdu/Csu e Spd”, scrive a leader dell’Afd Alice Weidel su ‘X’, affermando che Merz, ”primo candidato alla carica di cancelliere nella Repubblica Federale Tedesca a fallire al primo turno” ha ”pagato il prezzo di tutte le sue macchinazioni in vista delle elezioni, una mostruosa frode elettorale mai vista prima. Friedrich Merz si deve subito dimettere e devono essere indette nuove elezioni”.
Procaccini (FdI): “Un piccolo schock anche per l’Europa”
“E’ un piccolo shock”, ha affermato il presidente del gruppo dei Conservatori europei (Ecr), Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, a margine della plenaria di Strasburgo. “Io ho personalmente stima del presidente Merz e naturalmente auguro a lui e alla Germania di poter avere un governo in carica, stabile. Allo stesso tempo avevo delle perplessità sulla possibilità di mettere insieme due agende politiche così diverse come quella della Cdu e quella dei socialisti tedeschi. Evidentemente questo voto conferma le mie perplessità”, ha aggiunto Procaccini. “La Germania è stata vista come un’ancora di stabilità. Non lo è più. Non lo è perche’ secondo me si sono molto diversificate le agende politiche dei due principali partiti. Fino a qualche tempo fa erano i principali partiti socialisti, democratici e cristiani. Staremo a vedere. La mia sensazione è che sia difficile mettere insieme delle agende politiche così diverse”, ha concluso.
Germania sotto shock: non era mai accaduto…
La bocciatura della nomina di Friedrich Merz a cancelliere al primo turno della votazione al Bundestag è arrivata a sorpresa come un enorme imbarazzo per il leader della Cdu. E’ un grande choc per la Germania dal momento che, riportano i media tedeschi, non è mai successo nella storia della Repubblica federale che un cancelliere venisse impallinato dai franchi tiratori della sua stessa coalizione al momento della nomina.
In Germania si entra quindi ora in un terreno politico inedito, con la Costituzione che indica comunque il cammino che dovrà affrontare Merz ora per vedersi nominato cancelliere. “Se il candidato non riesce ad ottenere la maggioranza assoluta dei membri del Bundestag, si svolge un secondo round. Il Bundestag ha 14 giorni per eleggere un altro candidato cancelliere”, recita l’articolo 63.3 della Legge fondamentale della Repubblica federale tedesca, aggiungendo che “non ci sono limiti al numero possibile di votazioni, anche se è sempre necessaria la maggioranza assoluta”.
“Se anche questo secondo round di votazione non produce risultati il processo entra in una terza fase in cui una nuova elezione deve svolgersi immediatamente e la persona che ha ottenuto il maggior numero di voti viene eletto cancelliere”, continua l’articolo. Se in questa nuova fase il candidato dovesse assicurarsi in ogni caso la maggioranza assoluta, allora “il presidente deve nominarlo cancelliere entro sette giorni”. Ma se invece dovesse “ricevere solo una maggioranza relativa, cioè il maggior numero dei voti, il presidente deve o nominarlo cancelliere entro 7 giorni o sciogliere il Bundestag”.