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Depardieu condannato

La sentenza

Gérard Depardieu condannato a 18 mesi per aggressione sessuale. BB e Fanny Ardant rigettano il verdetto: un linciaggio

Dopo sue mesi di processo, arriva la decisione del tribunale di Parigi: l'attore francese condannato a 18 mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena. Una sentenza giunta al termine di un dibattimento (e di una bufera mediatica) che ha diviso la Francia e tenuto l'opinione pubblica col fiato sospeso

Cronaca - di Giulia Melodia - 13 Maggio 2025 alle 12:09

Il tribunale di Parigi ha emesso il suo verdetto: alla fine non sono bastate nemmeno le difese veementi di Brigitte Bardot e di Fanny Ardant… Accusato di aver aggredito una scenografa e un’assistente alla regia sul set del film del 2021 di Jean BeckerLes Volets verts“, Gerard Depardieu è stato condannato oggi, dopo due mesi di processo: 18 mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena. Una sentenza giunta al termine di un processo che ha tenuto la Francia con il fiato sospeso.

Gérard Depardieu condannato a 18 mesi per violenza sessuale

Depardieu – incriminato anche nel dicembre 2020 in seguito a una denuncia per stupro presentata dall’attrice Charlotte Arnould – sedeva alla sbarra con l’accusa, pesante, di aver aggredito una scenografa e un’assistente alla regia sul set del film, durante le riprese effettuate nel 2021. La condanna invece, tanto per rimanere sui tempi, è arrivata dopo due mesi di processo intenso che ha avuto un grandissimo impatto mediatico. L’attore 76enne era assente al momento della sentenza, perché impegnato su un set: la sua amica di sempre Fanny Ardant, per l’appunto, lo ha invitato infatti a girare il suo sesto lungometraggio, nel cuore dell’arcipelago portoghese delle Azzorre.

L’attore francese era stato accusato da due donne per fatti risalenti al 2021

Alla fine di marzo, l’accusa aveva chiesto una condanna a diciotto mesi di carcere con sospensione condizionale per l’attore. Il tribunale ha anche pronunciato una condanna a due anni di ineleggibilità e la sua iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali, conformemente alle richieste della procura che, peraltro, aveva chiesto anche l’assistenza psicologica obbligatoria. L’attore francese, di contro, si era sempre dichiarato innocente.

Depardieu condannato, il suo legale annuncia: faremo appello

Gerard Depardieu, naturalmente, farà appello contro la condanna. E lo ha formalmente annunciato il suo avvocato, Jérémie Assous, al termine dell’udienza. Il legale dell’attore ha duramente criticato la sentenza, sostenendo che «dal momento in cui oggi si è accusati in un caso detto di aggressione sessuale, si viene automaticamente condannati».

Altri procedimenti legali in bilico

Ma quello di oggi potrebbe essere anche solo un primo step (dal punto di vista processuale). Depardieu, infatti, è stato accusato pubblicamente o con denunce formali di cattiva condotta da più di 20 donne. Al momento, però, solo il caso di aggressione sessuale è approdato in tribunale. Alcuni altri casi sono stati archiviati per mancanza di prove o per prescrizione. L’attore, comunque, potrebbe dover affrontare presto altri procedimenti legali. Nel 2018, l’attrice Charlotte Arnould lo ha accusato di averla violentata a casa sua. Il caso è ancora aperto e nell’agosto 2024 i pubblici ministeri hanno chiesto il rinvio a giudizio.

Depardieu condannato, la difesa veemente di BB e Fanny Ardant

Eppure, nonostante accuse e condanna, come anticipato in apertura, due icone del cinema francese del calibro di Brigitte Bardot e Fanny Ardant non hanno esitato a schierarsi pubblicamente in difesa dell’attore, parlando con nettezza di “linciaggio” e “ingiustizia”. Anche per questa abbondanza di luci e ombre – e di tanti chiaroscuri nel mezzo – la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Depardieu ha scosso profondamente il mondo del cinema e l’opinione pubblica francese. Le accuse di violenza sessuale, reiterate nel tempo da diverse donne, hanno gettato un’ombra cupa sulla carriera di un gigante dello schermo.

La crociata “anti”, la cordata “pro”

Certo, il tribunale ha ritenuto provate le accuse relative a molestie e aggressioni avvenute durante le riprese di un film. Tuttavia, la condanna non ha sopito le voci di chi crede nell’innocenza dell’attore o, quantomeno, denuncia un accanimento mediatico e giudiziario nei suoi confronti. E in prima linea in questa difesa si sono poste due figure emblematiche del cinema francese: Brigitte Bardot e Fanny Ardant.

Brigitte Bardot: “Vittima di un linciaggio”

Brigitte Bardot, da sempre voce fuori dal coro e che da tempo ha dismesso le vesti di diva della settima arte per indossare quelle di paladina dei diritti degli animali, non ha usato mezzi termini per esprimere il suo sostegno a Depardieu. Tanto che in un messaggio vibrante e appassionato, ha definito l’attore «vittima di un linciaggio infernale», denunciando una «caccia all’uomo» che, a suo dire, prescinde dalla verità dei fatti. «Sono disgustata dallo spettacolo indegno a cui stiamo assistendo», ha dichiarato la Bardot, sottolineando la sua ammirazione per «l’uomo libero e coraggioso» che è Depardieu.

Fanny Ardant: «Un uomo fragile e generoso»

E sulla stessa linea si è espressa Fanny Ardant, altra leggenda del cinema francese, che ha sempre manifestato profonda amicizia e stima per Depardieu. In diverse interviste rilasciate nei mesi scorsi, la Ardant ha parlato di «un uomo fragile e generoso». Esprimendo dubbi sulla veridicità delle accuse. Come denunciando un clima di sospetto generalizzato che rischia di travolgere la presunzione di innocenza. «Conosco Gerard, so chi è. Non posso credere a queste accuse», ha affermato con fermezza l’attrice.

La presa di posizione della Bardot e della Ardant

La presa di posizione di Bardot e Ardant, due donne che hanno fatto la storia del cinema e che godono di un’indiscutibile autorevolezza, aggiunge un elemento di complessità a una vicenda già di per sé controversa. Le loro parole risuonano come un monito contro quella che viene percepita come una giustizia sommaria e un’ondata accusatoria di stampo MeToo che rischia di travolgere le individualità.

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di Giulia Melodia - 13 Maggio 2025