
Giustizia
Garlasco, Nordio: “Comunque finirà sarà una sconfitta. Le norme cambieranno, dall’Anm solo slogan”
Il Guardasigilli promette la riforma del sistema. "O il detenuto è innocente, e allora ha sofferto una pena atroce ingiustamente. O è colpevole e allora è l’attuale indagato a dover affrontare senza colpe un cimento doloroso"
Non entra nel merito del processo, ma non ha dubbi: “Il caso Garlasco? Comunque vada, finirà male”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una lunga intervista al Corriere della Sera. Poi spiega: “O il detenuto è innocente, e allora ha sofferto una pena atroce ingiustamente. O è colpevole e allora è l’attuale indagato a dover affrontare senza colpe un cimento doloroso. Costoso in termini di immagine, di spese e di sofferenze”.Condanna irragionevole? Il ministro non entra nel merito (non devo, non posso e non voglio) ma sottolinea che si tratta di un principio generale.
Caso Garlasco, Nordio: comunque vada, finirà male
“Dopo un proscioglimento è irragionevole una condanna. Soprattutto se le assoluzioni sono due. Come puoi condannare “al di là di ogni ragionevole dubbio”, se due giudici hanno già dubitato?”. E i nuovi indizi trovati? “In generale – risponde il Guardasigilli – se vengono acquisite nuove prove a carico dell’imputato, prima che la sentenza passi in giudicato, si deve rifare il processo ex novo. Non inserirle nel fascicolo già formato”. Il ragionamento è lineare: “Non puoi metter il vino nuovo nella botte vecchia. Se ci sono nuove prove contro, bisogna riesaminarle in contradditorio con la difesa, accanto a quelle a favore. Insomma bisogna ritornare daccapo”.
Il sistema va riformato, serve un doppio giudizio di merito
Ma lo snodo è il sistema attuale che va riformato. Oggi si sottrae all’imputato il diritto a un doppio giudizio di merito. “Se il tribunale assolve e la corte condanna, puoi solo ricorrere per Cassazione per motivi di legittimità. E il secondo giudizio di merito, colpevolezza o meno, va a farsi benedire”. Eppure l’Anm sostiene che la doppia assoluzione necessita solo di una motivazione rafforzata. Sbagliato, incalza Nordio. “E infatti l’Anm non risponde a queste obiezioni. Si esprime per slogan. E mi dispiace”. Morale: l’errore è sempre in agguato. “È la legge che è sbagliata”, spiega il ministro della Giustizia che poi affronta il dossier sicurezza che ha scatenato l’ira funesta delle opposizioni. Nessuna svolta autoritaria, nessuna legge ‘fascistissima’ come accusano le sinistre.
Dl sicurezza, non è un atto autoritario
“Proprio il contrario. Non è un atto autoritario quello di sgomberare un appartamento occupato illegalmente. Spesso poi si tratta di abitazioni acquistate dopo anni di risparmi e sacrifici. Spesso pensionati, che devono dormire in albergo perché degli abusivi gli hanno cambiato la serratura e si sono installati stabilmente. E finora nessuno li poteva, o voleva, smuovere. Abbiamo ripristinato la legalità e anche il buon senso”. Un’ultima domanda. Si è pentito di aver detto che le vittime di stalking devono rifugiarsi in chiese o farmacie? “Intendevo una cosa ovvia, che dicono anche le forze dell’ordine. Nel caso di emergenza, poiché non possiamo mettere un carabiniere accanto a ogni vittima potenziale, è prudente ricorrere a una sorta di autotutela. Già lo facciamo”.