
L'inchiesta riaperta
Garlasco, l’ora della verità: domani Stasi, Sempio e Marco Poggi interrogati contemporaneamente. Vacilla l’alibi dell’amico
Si svolgeranno domani gli interrogatori in contemporanea di Andrea Sempio, Marco Poggi e Alberto Stas, in contemporanea. I tre interrogatori simultanei (ma in luoghi separati) segneranno forse un nuovo capitolo nelle indagini sul delitto di Garlasco. Gli interrogatori paralleli rappresentano una precisa strategia della Procura e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. L’obiettivo è quello di evitare qualsiasi rischio di inquinamento delle testimonianze e di garantire che le dichiarazioni siano rese in modo autonomo, senza influenze esterne. Chi indaga vuole anche comprendere altro, ossia se davvero Marco Poggi e Andrea Sempio sono rimasti in contatto, e se il primo è davvero “distrutto” per la gogna giudiziaria in cui è finito il secondo. L’amicizia, come racconta Sempio, era solida? Ed è rimasta tale? Secondo il Corriere della Sera, la realtà, a sentire chi è molto vicino al fratello di Chiara, sarebbe diversa. Ma il focus di chi indaga è anche sulle telefonate di Sempio a casa Poggi. Il giorno prima che Marco Poggi, fratello di Chiara, partisse con i genitori, il 5 agosto 2007, per una vacanza in Trentino era “insieme” ad Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso Garlasco, ed è, dunque, “inverosimile” che il suo amico “non fosse a conoscenza” del fatto che il 19enne a breve sarebbe partito per quei giorni in montagna. Come, invece, Sempio ha messo a verbale, sostenendo che non sapeva quando effettivamente Marco sarebbe andato via col padre e la madre e ciò per spiegare quelle tre telefonate a casa Poggi, dove era rimasta solo la 26enne, ritenute “sospette” dagli investigatori. Negli atti era stata accertata, infatti, una “telefonata delle ore 01.05 del 4 agosto” fatta dal cellulare di Sempio verso casa Poggi, che per gli investigatori rientrava nella consuetudine da parte di Marco di “preavvisare” i suoi, col telefono dell’amico, quando stava rientrando. Chiamata che dimostrerebbe che i due ragazzi “erano insieme” e “ciò – scrissero i carabinieri – rende ancora più inverosimile che Sempio non fosse a conoscenza della prossima partenza dell’amico per il Trentino, con il quale era in compagnia la sera precedente alla partenza e con il quale era in corso l’organizzazione di una ulteriore vacanza a Punta Ala” della comitiva di ragazzi.