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Elio Germano Giuli

Delirio e nervosismo

Elio Germano, altro fango su Giuli e il governo: “Giurano sulla Costituzione ma non ci credono”

Politica - di Alberto Consoli - 22 Maggio 2025 alle 17:53

Nuova spalata di fango da parte di Elio Germano al ministro Giuli e a tutto il governo. Il livore dell’attore “chiagne e flop” non accenna a diminuire. E dopo avere equiparato il metodo del governo a quello dei clan ora rincara la dose in modo altrettanto vergognoso. “Ci sono ministri, o rappresentanti dello Stato, che lasciano una sensazione inquietante: giurano sulla Costituzione, ma forse non ci credono. Non in quei principi, non credono nell’uguaglianza: si considerano più degni, più forti; con più diritto di parola rispetto ad altri”. Un delirante soliloquio dell’attore avvenuto all’interno di un cinema alla periferia di Roma durante l’incontro sul film “Iddu”. Evidentemente le critiche di Michele Morrone al “circoletto” di attori di sinistra lo ha mandato in tilt. Così come in precedenza le “verità” scomode di una altro attore, Valerio Aprea sui flop di molti film finanziati lautamente.

Elio Germano, nuovo fango contro Giuli: “Giurano sulla Costituzione ma non ci credono”

Il tutto ha fatto cadere i freni inibitori a Germano: “C’è una necessità di raccontare e squarciare un po’ di propaganda su quello che è successo in questo Paese- dice atteggiandosi a storico- : è quello che non ci fanno studiare nei libri di storia: le mafie, le connivenze, i Servizi, le stragi del terrorismo nero”. Un delirio proseguito su vari temi in modo molto insultante e spericolato. Saltandeo di palo in frasca ha parlato dei referendum dando linfa alla  sinistra che parla di un “boicottaggio” da parte del governo ai quesiti proposti dalla Cgil. Ecco che Germano dà fondo al luogocomunismo: “Diciamolo anche a chi ha abbandonato la politica o si sente deluso: il referendum è uno strumento importante, mi auguro che tutti sappiano coltivarlo, che si vada a votare”. Poi l’affondo: “È inquietante – prosegue Germano – che all’anniversario delle stragi si invitassero solo i parenti del terrorismo rosso. C’è stato anche il terrorismo di Stato, nero”. Dal cinema al terrorismo alla Decima Mas: i voli pindarici di Germano sono preoccupanti.

Elio Germano di nuovo contro Giuli

“E abbiamo invece personaggi che rivestono cariche di partito: vedi il neo vicesegretario della Lega, Vannacci, che indossano le maglie della Decima Mas: non dovrebbe essere consentito: se uno come Junio Valerio Borghese ha tentato un colpo di Stato nel Paese”, afferma nella sua lezioncina l’attore.” Non credo che un esponente del Pd possa andare in giro con la maglietta di un brigatista. Così come mi inquieta sentire parlare di premierato: pare fosse il sogno di chi voleva fare un golpe”. Argomenti troppo grossi, troppo importanti per poterli lasciare a uno sbotto di rabbia e frustrazione. E, tanto per dirne una, gli ricordiamo che non è stato infrequente che in molte università alcuni professori rossi abbiano elogiato brigatisti.

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di Alberto Consoli - 22 Maggio 2025