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È morto l’ex presidente e contadino uruguaiano Mujica: verrà sepolto insieme al suo cagnolino (video)

Le conseguenze della malattia

È morto l’ex presidente e contadino uruguaiano Mujica: verrà sepolto insieme al suo cagnolino (video)

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 14 Maggio 2025 alle 13:54

Si è spento a 89 anni l’ex presidente socialista uruguaiano Josè Mujica. L’annuncio è arrivato dalla moglie Lucia Topolansky, che aveva spiegato come il marito fosse in una fase “terminale” di cancro in cui riceveva solo cure palliative e che ha deciso di stargli accanto come promessa d’amore, fino alla fine dei suoi giorni. A dare la notizia ufficiale è stato invece il governo di Montevideo, con l’attuale presidente Yamandu Orsi che ha comunicato «con profondo dolore, la scomparsa del nostro compagno Pepe Mujica. Presidente, attivista, guida e leader. Ci mancherai molto, vecchio amico». Mujica ha vissuto un’esperienza politica particolare nell’America latina del dopoguerra: fu vicino ai rivoluzionari comunisti Tupamaros negli anni ’60 e ’70 e in seguito finì in carcere per 12 anni durante la dittatura dei generali nel 1973, che erano saliti alla guida del paese dopo un colpo di stato.

Nei decenni successivi, Mujica diventò molto popolare, tanto che nel 2010 diventò presidente dell’Uruguay, oltre che uno dei protagonisti della politica latino-americana. Nei cinque anni del suo mandato, l’ex guerrigliero ha simboleggiato il movimento anti-consumismo, premendo anche per la legalizzazione dell’aborto, dei matrimoni gay e per la ratifica di altre leggi progressiste. Durante la sua presidenza, nel 2013 l’Uruguay diventò il primo paese al mondo a consentire l’uso ricreativo della cannabis. Secondo le sue ultime volontà, verrà sepolto vicino alla sua cagnolina Manuela a cui era molto affezionato.

Josè Mujica, l’eredità dell’ex guerrigliero e presidente dell’ Uruguay

Mujica, nel corso del suo mandato alla guida del paese, rinunciò al suo intero stipendio e decise di eseguire ogni spostamento utilizzando un vecchio maggiolino della Volkswagen, continuando la propria vita in una dimora umilissima. Tuttavia, anche dopo la fine del suo governo, riuscì ad ottenere una popolarità altissima anche a livello internazionale. “Fedele alla linea”, come cantano i Cccp, a gennaio aveva detto che il suo tumore all’esofago si era ormai diffuso altrove, interrompendo le cure. Dopo la sua morte, gli altri leader latino-americani l’hanno ricordato come “un grande rivoluzionario”, un “vero amico” e un esempio “eterno”.

Secondo Avvenire, lo stesso papa Francesco lo aveva definito un «esempio per la politica latinoamericana e del mondo» descrivendolo come «un politico di razza», tra coloro che rischiano di scomparire. «Diamo l’addio al nostro compagno Pepe Mujica: un faro di integrità, una voce instancabile per la giustizia sociale e un leader umile che ha portato avanti le speranze del popolo con forza silenziosa: la sua vita è stata una testimonianza del fatto che un altro mondo è possibile, grazie mille, compagno», ha scritto su X il gruppo dei socialisti e democratici europei in segno di cordoglio.

 

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di Gabriele Caramelli - 14 Maggio 2025