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È morto a 97 anni il fisico Richard Garwin: inventò la bomba a idrogeno e contribuì alle nuove tecnologie

Il genio americano

È morto a 97 anni il fisico Richard Garwin: inventò la bomba a idrogeno e contribuì alle nuove tecnologie

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 15 Maggio 2025 alle 17:56

Richard Lawrence Garwin, lo scienziato americano padre della bomba all’idrogeno e pioniere di innovazioni come la risonanza magnetica, il touch screen e la stampante laser, è morto a 97 anni il 13 maggio nella sua casa di Scarsdale, nello stato di New York. Garwin è stato un fisico, un ingegnere e un inventore, oltre che consigliere scientifico di dodici presidenti degli Usa. Non era solo uno scienziato, dal momento che sarebbe difficile immaginare una figura che abbia influenzato la scienza, la tecnologia e la sicurezza globale tanto quanto lui. Enrico Fermi, premio Nobel e suo mentore all’università di Chicago, lo definì «l’unico vero genio» che avesse mai conosciuto. Con lui è scomparso un personaggio chiave del XX secolo, ma anche un protagonista discreto delle decisioni strategiche che hanno inficiato sulla Guerra fredda e sul futuro del pianeta.

Le origini di Richard Lawrence Garwin

Richard Garwin è nato nel 1928 a Cleveland, nello stato dell’Ohio, da una famiglia di origini ebraiche e polacche. Già nella fase iniziale della sua vita dimostrò di avere un’intelligenza fuori dal comune, tanto che a soli 18 anni ottenne una laurea in fisica al Case institute of Technology nel 1946, conseguendo il dottorato all’università di Chicago tre anni dopo sotto l’egida di Enrico Fermi, primo scienziato a scoprire la reazione nucleare controllata. A 23 anni, Garwin fu richiesto dal Los Angeles Alamos national laboratory, dove costruì l’apparato sperimentale per provare la bomba all’idrogeno nel 1951, tramutando in realtà le teorie di Edward Teller e Stanislaw Ulam. Il dispositivo disegnato dal “genio di Cleveland” fu successivamente usato per il test nucleare “Ivy Mike” del 1952, nonché il primo esempio concreto di bomba termonucleare.

Anche se non era uno “scienziato guerrafondaio”, Garwin fu sempre a conoscenza della portata distruttiva delle sue scoperte: per questo motivo dedicò buona parte della sua vita alla promozione del controllo degli armamenti. Fu consigliere di quasi tutti i presidenti, da Eisenhower a Obama, prendendo parte ai comitati scientifici principali, dal President’s science advisory Committee alla Commissione Rumsfeld sui missili balistici.

La carriera “privata” di Richard Garwin

Nel 1952, Garwin entrò anche nel settore privato della scienza accettando un incarico alla neonata divisione Ibm Research, a quel tempo vicina alla Columbia university di New York. Lavorò lì fino al suo pensionamento, che avvenne nel 1993, ottenendo la Ibm Fellow e cioè la più alta onorificenza scientifica interna al colosso informatico. Inoltre, Garwin fu anche il padre della a risonanza magnetica nucleare, dopo aver progettato il sistema “spin-echo” per le immagini mediche. Per di più, partecipò alla progettazione delle prime stampanti laser, dei display a cristalli liquidi, dei monitor touchscreen, degli algoritmi di compressione digitale e dei sistemi radar intelligenti. I sui contributi alla ricerca sono molteplici, infatti promosse anche la diffusione dell’algoritmo Fft (Fast Fourier Transform), oggi fondamentale per telecomunicazioni, internet, musica digitale e diagnostica.

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di Gabriele Caramelli - 15 Maggio 2025