
Un altro colpo alla famiglia
Due madri, nessun padre, Gelmini: “Passo sbagliato della Consulta, apre la strada all’utero in affitto”
"Avere un papà è un diritto". L senatrice di Nm è fortemente critica sul "varco" aperto dalla sentenza della Corte costituzionale: "Non fa l'interesse del minore"
“Avere un papà è un diritto”. Mariastella Gelmini è fortemente critica sul “varco” aperto dalla sentenza della Consulta; per cui un bambino nato in Italia potrà avere due madri lesbiche, riconosciute dallo Stato, e nessun padre. E’ inquietante. La samba ballata da sinistra e Lgbt obnubila completamente il fatto che cancellare i padri – come detto dal ministro della Famiglia Roccella- non è un avanzamento sul piano dei diritti, ma un arretramento.
Gelmini: “Cancellazione programmata del padre”
In tutto questo progetto genitoriale c’è un grande assente, un fantasma: la figura paterna, ossi il donatore degli spermatozoi. Per cui la ministra Roccella bene ha individuato il vulnus: «l’interesse del bambino a vedersi riconosciute due figure genitoriali viene sancito prescindendo completamente dai fondamenti biologici della riproduzione e della generazione. Come se l’estromissione e la cancellazione programmata della figura del padre non fosse, a sua volta, un disvalore e una scelta contraria al miglior interesse del minore».
“Sentenza contraria all’interesse del minore”
Per questo è molto critica Mariastella Gelmini, senatrice e capo delegazione di Noi Moderati al Senato. Al Corriere della Sera spiega con molta chiarezza e saggezza cosa non va in questa sentenza della Corte costituzionale che riconosce come due genitori legittimi una coppia di due mamme. «Capisco l’argomento che si utilizza del primario interesse del bambino. Ma per me il primario interesse coincide con l’avere un padre e una madre».
Gelmini: “Sentenza che apre la strada all’utero in affitto”
Perché la presenza di due mamme è contraria all’interesse del bambino?, chiede Alessandra Arachi. «Non si può ignorare l’aspetto biologico- risponde Gelmini riallacciandosi alle considerazioni del ministro Roccella-. La procreazione è appannaggio di un padre e una madre. Due madri da sole non possono procreare. Estromettere la figura paterna è dannoso per il bambino». L’esponente di Nm esprime poi un timore: «Il mio timore è che questa sentenza, insieme ad altre che ci sono già state, apra la strada all’utero in affitto». Il rilievo posto circa il mutamento della società a cui la sentenza della Consulta può avere seguito non è valido, spiega Gelmini: «Penso che questa sentenza attacca il principio antropologico della famiglia sul quale si fonda tutta la civiltà. Non credo che annullare il padre si debba ritenere una posizione d’avanguardia». E poi, una precisazione:
“Famiglia fondata su un padre e una madre. Come ha detto Leone XIV”
«Si dice che senza il riconoscimento di due madri i bambini sono privi di diritti. Non è vero. Nessun bambino è privo di diritti. Per le coppie omosessuali c’è la possibilità di fare l’adozione in casi particolari; che concede loro l’inserimento nella rete parentale e anche nello stato patrimoniale. Nessuno di loro viene privato di diritti. La famiglia deve continuare a essere quella con un padre e una madre. Esattamente come ha detto Leone XIV».