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Genova

Illusioni di rimonta

Dopo la Sardegna, la sinistra si aggrappa al “modellino Genova”. Ma la “spallata” resta una chimera

Il centrosinistra si crogiola nella vittoria nel capoluogo ligure per sognare l'inizio di una "remontada" che parta dall'unità del Campo largo. Niente di più irrealistico. La domanda è sempre la stessa: come può pensare di unire forze politiche lacerate su tutto? Lo stesso abbaglio del "modello Todde"

Politica - di Adriana De Conto - 27 Maggio 2025 alle 16:23

«Uniti si vince, se fossi in Meloni inizierei a preoccuparmi». Elly Schlein intona il peana genovese in ogni intervista come un grido di battaglia con cui gonfiare il petto e ricicciare dalla naftalina un “campo largo” insistente se non in casi isolati, come appunto il capoluogo ligure tornato al centrosinistra con Silvia Salis eletta primo cittadino. A  leggere molti quotidiani siamo un presenza di uno squillo di tromba del centrosinistra, di una spallata imminente. Lo lascia intendere l’editoriale di Annalisa Cuzzocrea su Repubblica che il modello Genova è  “la strada giusta per costruire  l’alternativa” al centrodestra. “Salis rianima il Campo Largo”, titola La Stampa, andando dietro a una chimera. La verità è che si tratta di un già visto che tra l’altro non porta  bene al centrosinistra. Vi ricordate lo sbandierato “modello Sardegna” con la vittoria di Alessandra Todde alle regionali? Correva l’anno 2024 , era febbraio,  sembrava che la spallata al governo fosse imminente: la prima prova di unità.

Genova, similitudine (funesta) col modello Sardegna

Di più, il campo largo unito e vincente in Sardegna divenne un “mood”, al punto che il centrosinistra politico ed editoriale ritenne la vittoria sarda solo l’inizio di un’onda lunga che avrebbe travolto per primo anche l’Abruzzo del governatore del centrodestra Marco Marsilio. Che sarebbe andato al voto il mese successivo. Tutti in Abruzzo, decretarono i leader del campo largo, che per l’occasione decisero di fare vari “pellegrinaggi” politici tutti insieme in terra d’Abruzzo per stare sul fiato sul collo del centrodestra. Mai previsione fu più funesta. Il campo largo ne uscì con le ossa rotte, il modello Sardegna si sciolse in un mese, giù di lì. L’ “Ohio italiano” doveva essere l’Abruzzo – ossia la regione dove nel lessico politico si determina un rovesciamento degli equilibri). Fu una débacle, il vento della Sardegna allungò la vita al centrodestra e travolse il centrosinistra: dietro l’ossessivo “uniti si vince” c’era poco o nulla di esportabile, sia a livello regionale che a livello nazionale.

“Modellino Genova”: la spallata è lontana

Ora, sentire fior di opinionisti rivangare il modello Sardegna e fare la similitudine con un azzardato “modellino” Genova, (vista poi la sproporzione territoriale tra un capoluogo e una regione molto vasta), fa molto sorridere. Perché la domanda allora come oggi è sempre la stessa: come fanno ad unirsi forze politiche che in questi anni si sono divise su tutto? Sulla politica estera, sulla guerra, su come arrivare alla pace, sul riarmo,  sui referendum, sui temi etici. Ultima in ordine di tempo l’intemerata del cardinale Zuppi contro le varie leggi regionali sul fine vita, che certo piacerà ai catto-dem del Pd ma non alla Schlein. Chi sogna la spallata al governo che parta dal “modellino” Genova dovrà spiegarci in quale sogno poter vedere Calenda e Renzi parlare con Fratoianni e Bonelli di fisco, i tasse, di imprese, di crescita, di salario minimo.

Campo largo? Il gelo di Conte e le divisioni

A ciò si aggiunga la freddezza di Giuseppe Conte che gela i sogni di unità politica del campo largo: «Auguri di buon lavoro a Silvia Salis, neo-sindaca di Genova. La sua vittoria è la dimostrazione che progetti nati dal basso ed inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come più vicini alle proprie esigenze”. Per il resto si è concentrato esclusivamente sui risultati del suo partito. Un po’ poco. Troppa prosopopea un anno e mezzo fa dopo i fatti della Sardegna, stesso velleitarismo agitato oggi in maniera sconsiderata e irrealistica.

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di Adriana De Conto - 27 Maggio 2025