
Massima allerta della Questura
Dl Sicurezza, un’altra “chiamata” alla piazza delle solite sigle rosse. Giornata di “passione” domani a Roma
Indetta una manifestazione nazionale contro le norme varate dal governo. Massima allerta a garanzia dell' ordine pubblico
Sinistra scatenata in Aula contro il Dl Sicurezza e movimenti di sinistra scatenati in piazza. Domani preparano un’altra giornata di guerriglia urbana, non fosse bastata quella di due giorni fa: quando i facinorosi hanno preso a bastonate gli agenti di polizia. Eccoli di nuovo sul piede di guerra. Domani parteciperemo alla manifestazione nazionale contro il decreto legge Sicurezza con lo striscione: “Verso il 21 giugno, Stop Rearm Europe, Per Gaza-No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’; perché autoritarismo e militarizzazione si alimentano a vicenda- dicono gli organizzatori, in quanto aspetti delle stesse politiche liberticide”. Queste le sigle promotrici: Campagna europea Stop Rearm Europe (https://stoprearm.org/), Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac, Transform Italia. La solita saldatura tra centri sociali e Pro Pal.
Dl Sicurezza, le solite sigle si affidano alla piazza
Con il dl Sicurezza in Italia si rischia una deriva antidemocratica- strillano prendendo per oro colato il report del Consiglio d’Europa che ha gettato fango sulle nostre forze dell’ordine- . Il corteo di domani, sottolineano, ”è una tappa fondamentale della mobilitazione verso la manifestazione nazionale ‘No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, che si terrà il prossimo 21 giugno a Roma alle ore 14 a Porta San Paolo. E che in Italia ha già raccolto oltre 300 adesioni di reti, gruppi, organizzazioni politiche e sociali, arrivando fino ad oltre 1500 sigle in Europa. Ne vedremo delle belle. I nostri agenti saranno impegnati a scongiurare scontri.
Le fake new della sinistra
I manifestanti rossi diffondono le solite fake news sulla falsariga delle parole lunari volate in questi giorni alla Camera da parte delle opposizioni. La libertà di manifestare civilmente è garantita per tutti, il decreto approvato alla Camera non mette minimamente in discussione il diritto di esprimere dissenso. Sia chiaro. Le norme riguardano la protezione degli agenti colpiti e aggrediti, l’assistenza legale degli agenti, gli attvisti ecologisti che bloccano strade e autostrade limitando- loro sì- la libertà degli altri cittadini. Il diritto al dissenso civile rimane inalterato. La violenza non è ammessa. FdI durante il dibattito parlamentare è stato molto chiaro.
Varchi: “Contestare il dl significa volare le spalle ai cittadini”
“Purtroppo ordine e rispetto della legge sono termini estranei a frange di criminali che per troppo tempo hanno operato nel disprezzo della legge e del vivere civile”, ribadisce oggi il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia, Carolina Varchi. “Ordine, sicurezza e legalità al centro dell’azione del Governo Meloni. Dispiace constatare che, ancora una volta, la sinistra si limiti a criticare senza mettere al centro del dibattito il bene degli italiani. Contestare questo decreto significa, nei fatti, voltare le spalle alla domanda di sicurezza che proviene dai cittadini”.
Per domani è massima l’attenzione della questura di Roma che mira a garantire il diritto a manifestare pur nella fermezza della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Il dispositivo di sicurezza è stato messo a punto nel corso di un tavolo tecnico che si è tenuto a San Vitale. Il corteo sfilerà per via Merulana, Co, che si sono invece dati appuntamento alle 13 a piazzale Aldo Moro per un pre- assembramento.