
Sinistra all'assalto
Da Formigli a Bonelli: è già scattata la falsa narrazione sul Papa “Che Guevara”, anti-Trump e anti-destra…
In pochi minuti, il fronte politico-mediatico della sinistra si è organizzato: l’imperativo era, affermare la continuità con Papa Francesco del nuovo Papa Leone XIV, esultare per l’avvento dell’americano in grado di oscurare Trump, nemico della dottrina Maga, aperto alla pace senza se e senza dignità per lo sconfitto, spalancato ai migranti e magari anche alle coppie gay, al sistema Lgbt e magari pure all’eutanasia e all’aborto. Fake news, ovviamente, a leggere il curriculium del nuovo Pontefice, raccontato già ieri sera, per la sola militanza da vescovo di trincea nel sudamerica, come una sorta di Che Guevara. Sostenere che la Chiesa vuole la pace e accoglie tutti, per qualcuno, dai Bonelli ai Fratoianni, è già un manifesto di sinistra, come ha sostenuto ieri sera il “compagno” Corrado Formigli, smemorato sulle posizioni ultra conservatrici dei bergogliani sui diritti Lgbt e sui temi di coscienza e di etica.
Papa Leone XIV, la sinistra e il fascino del “Che Guevara”
“Dalla biografia e da quello che abbiamo ricostruito, mi piace più pensare che Leone XIV sia un messaggio particolarmente forte, innovativo. C’è l’America di Trump, l’America dei muri, l’America dei deportati in catene, l’America della riduzione dei diritti civili e poi c’è l’America di quei cardinali che si sono battuti per i diritti, per allargare lo sguardo, per costruire ponti. Prevost è l’altra America, non è l’America di Donald Trump. Il primo pontefice americano che il Conclave elegge per “sabotare” il progetto egemonico di questa nuova oligarchia americana, sabotarlo con i valori della cristianità”, è stato il surreale editoriale di Corrado Formigli. A cui ha fatto eco il fido Tomaso Montanari, secondo cui “il Papa americano ha parlato la lingua del Perù, del paese che ha scelto come missionario… Ha parlato alla sua comunità nella lingua che Trump ha cancellato dal sito Casa Bianca, degradandola”. E Bonelli? “È bello che il nuovo Papa sia stato per lungo tempo un missionario in Paesi poveri dell’America Latina… le sue parole sulla pace e sulla costruzione di ponti rappresentano un segno importante di continuità con la strada tracciata da Papa Francesco, in un mondo in cui si costruiscono muri e fili spinati tra le guerre”.
Un “Che Guevara” dei tempi moderni, dunque, secondo la narrazione di sinistra che è già scattata. Ma forse la delusione, per il popolo dei paci-finti progressisti, arriverà presto.