
La missione diplomatica
“Costruttori di pace”, Vance e Rubio in visita da Papa Leone XIV. La Santa sede: “Rinnoviamo le buone relazioni”
Il vice presidente degli Stati Uniti James David Vance e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno incontrato Papa Leone XIV per la prima volta in Vaticano. Secondo il Washington Post, la visita dei due politici americani è dovuta alla volontà di «riallacciare i rapporti con il vaticano» e per «rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice» nel nome degli obiettivi comuni come «costruttori di pace». Il governo americano ha intenzione di collaborare con la Santa sede soprattutto per promuovere l’obiettivo comune di mettere la parola fine ai peggiori conflitti contemporanei. Sia il pontefice che Trump hanno la stessa idea sulla guerra, con il presidente americano che ha promosso la sua figura di “costruttore pace” durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente.
«Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato – ha fatto sapere il Vaticano in una nota – si è rinnovato il compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa». Infine – prosegue il comunicato stampa – si è avuto uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte».
Vance e Rubio incontrano Papa Leone per gli obiettivi comuni sulla pace
I funzionari statunitensi hanno affermato che diverse iniziative americane sono congiunte all’appello di pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Usa affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco: un armistizio di questo genere scongiurerebbe una grande operazione militare a Gaza. Anche gli sforzi di Trump per la fine della guerra in Ucraina sono condivisi dal Vaticano.
Secondo il Washington post, che ha contattato al telefono alcuni rappresentanti americani, il divario tra l’amministrazione Trump e la Santa sede sui migranti e sulla giustizia sociale resta incolmabile, soprattutto per i precedenti interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Eppure Marco Rubio ha affermato allo stesso giornale che le due posizioni politiche non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa. Nonostante le premesse del noto quotidiano d’inchiesta americano, dalle parole diffuse nel comunicato della Santa sede emerge un rapporto cordiale con l’amministrazione Trump.