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Bayesian, il naufragio causato da una tempesta, gli ultimi istanti dei passeggeri: cosa dice il report provvisorio

Il nuovo report

Bayesian, il naufragio causato da una tempesta, gli ultimi istanti dei passeggeri: cosa dice il report provvisorio

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 15 Maggio 2025 alle 16:32

Il veliero Bayesian sarebbe affondato a causa delle conseguenze di una tempesta. Questa la tesi provvisoria dalla Marine Accident Investigation Branch (Maib), l’agenzia governativa britannica che ha investigato sul naufragio nei pressi di Porticello. Nel primo report della compagnia britannica, citato da Adnkronos, c’è scritto che «nelle condizioni di danno ipotizzate, una volta che il Bayesian si era inclinato fino a un angolo superiore a 70,6°, non ha avuto alcuna possibilità di tornare in equilibrio». Queste sono alcune delle motivazioni per cuila barca supertecnologica sarebbe affondata nella notte tra il 18 e il 19 agosto del 2024, provocando la morte di 7 persone, tra cui il miliardario inglese Mike Lynch. Per giunta, il report racconta anche gli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo.

Il resoconto riporta anche gli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo mentre la procura palermitana di Termini Imerese ha continuato ad indagare per naufragio e omicidio colposo plurimo. I tre indagati sono il Comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton, ingegnere inglese, e di Matthew Griffith, francese di 22 anni, marinaio di guardia in plancia.

Il Bayesian e il naufragio causato da una tempesta: cosa dice il primo report

L’inchiesta dell’agenzia governativa ha decretato che «nelle condizioni di danno ipotizzate, velocità del vento superiori a 63,4 nodi erano sufficienti a far ribaltare Bayesian». Inoltre «È possibile che il Bayesian fosse altrettanto vulnerabile a venti inferiori a 63,4 nodi – si legge ancora nel dossier – Queste vulnerabilità (in condizioni di navigazione a motore con vele ammainate, deriva mobile alzata e il 10% di materiali di consumo a bordo) non sono state identificate nel manuale di stabilità presente a bordo». «Di conseguenza, queste vulnerabilità erano sconosciute sia al proprietario che all’equipaggio del Bayesian», ha proseguito il Maib.

Le vulnerabilità del veliero erano sconosciute al proprietario e all’equipaggio

Secondo il report, le informazioni sulla stabilità presentate «si basano sui documenti recuperati e sulle informazioni raccolte» e «sul presupposto che le condizioni dello yacht al momento del danno (la condizione di danno) fossero simili a quelle dell’arrivo a pieno carico (ovvero con il 10% dei materiali di consumo a bordo)». E ancora: «Gli effetti del vento su albero, boma, sovrastruttura di Bayesian sono stati valutati utilizzando le informazioni disponibili sulla costruzione e sulle attrezzature dello yacht». Le “vulnerabilità” di cui parla il rapporto sarebbero state «sconosciute al proprietario e all’equipaggio», visto che non erano incluse nel manuale informativo sulla stabilità presente a bordo. «Non c’erano indicazioni di allagamento all’interno del Bayesian – si legge ancora nel dossier – finché l’acqua non è entrata oltre il parapetto di dritta e, in pochi secondi, è penetrata negli spazi interni attraverso le scale».

Le manovre del capitano prima del disastro

La notte del naufragio del  Bayesian, «il primo ufficiale, il direttore di macchina e il Comandante hanno confermato che motori e pompe erano stati avviati e che il Bayesian era pronto a muoversi» prima che la barca affondasse. «Poco prima delle 4 del 19 agosto 2024 il marinaio di guardia sul veliero Bayesian è sceso sottocoperta e ha svegliato il comandante James Cutfield» e «insieme sono tornati sul flying bridge. Più o meno alla stessa ora si è svegliato un altro componente dell’equipaggio». Anche il primo ufficiale, il capo steward, lo chef e gli steward sono stati svegliati dal cambio di rotta dello yacht. Poi si sono vestiti e sono usciti dagli alloggi dell’equipaggio: in quel frangente, gli ospiti a bordo stimavano un’inclinazione del Bayesian tra i 10° e i 20° a dritta».

Il racconto continua: «Lo skipper ha dato istruzioni al resto dell’equipaggio di essere svegliato poiché l’ancora stava sbandando.Tornato sottocoperta, ha ordinato al nostromo» e a un altro componente dell’equipaggio «di salire sul ponte per mettere al sicuro eventuali oggetti sparsi e di rimanere in attesa di ulteriori ordini».

Gli ultimi istanti prima del naufragio

Durante la notte del naufragio, stando alle analisi del Maib, i passeggeri del Bayesian hanno provato a fuggire usando i mobili come una “scala improvvisata”. «Persone, mobili e oggetti sparsi sono caduti sul ponte», mentre un membro dell’equipaggio, che era di vedetta quando è scoppiata la tempesta, è stato scaraventato in mare. Inoltre, «mentre lo skipper si preparava a manovrare Bayesian controvento dalla sua posizione sul flying bridge, il vento aumentò improvvisamente a oltre 70 nodi» e successivamente «la tenda sopra il flying bridge si strappò da sinistra a dritta. Alle 4.06, il Bayesian sbandò violentemente di 90° a dritta, impiegando meno di 15 secondi». «I generatori si spensero immediatamente e si accesero le luci di emergenza a batteria – si legge ancora nel report – il comandante, l’armatore, il nostromo e altri rimasero tutti feriti, cadendo o a causa della caduta di oggetti su di loro».

«Non vi furono segni di allagamento all’interno del Bayesian finché l’acqua non entrò dalle battagliole di dritta e, in pochi secondi, penetrò negli spazi interni attraverso le scale», ha sottolineato ancora l’agenzia britannica Maib. Alle 4.22 del 19 agosto del 2024, quando il veliero Bayesian stava affondando «alcuni dei sopravvissuti stavano galleggiando e altri si aggrappavano ad alcuni cuscini che si erano liberati dalla zattera di Bayesian». Il comandante e un altro uomo dell’equipaggio «hanno nuotato fino a Bayesian e hanno tentato, senza successo, di sganciare la zattera di salvataggio di poppa sinistra dal suo stivaggio». «”Il comandante ha nuotato fino alla zattera di salvataggio di prua sinistra e l’ha liberata dal relitto che affondava – prosegue la ricostruzione – hanno trainato la zattera di salvataggio fino ai sopravvissuti riuniti». In seguito, «verso le 4.24, la zattera di salvataggio è stata gonfiata» e i sopravvissuti sono saliti a bordo.

L’indagine sul naufragio del Bayesian non è definitiva

il Marine Accident Investigation Branch (MAIB) ha avviato un’indagine di sicurezza sulle circostanze della perdita del Bayesian dopo il naufragio. Questa inchiesta di sicurezza è condotta parallelamente a un’indagine penale della Procura della Repubblica di Termini Imerese (Palermo). L’investigazione penale italiana «ha limitato l’accesso dell’indagine di sicurezza al relitto e ad altri elementi materiali di prova primaria. Di conseguenza, la presente relazione provvisoria si basa su una quantità limitata di prove verificate». «Le circostanze descritte nella presente relazione potrebbero variare a seguito della divulgazione delle prove detenute dalle autorità italiane al momento della pubblicazione o dell’esame del relitto».

«L’indagine di sicurezza ha volutamente omesso di includere informazioni che non è stata in grado di verificare», aggiunge il report, precisando che «l’indagine di sicurezza in corso del Maib sta prendendo in considerazione tutti gli aspetti dell’incidente per determinarne le cause e le circostanze». Tra le configurazioni da analizzare ci sono «la progettazione del Bayesian, la stabilità, le vie di fuga, le operazioni e le procedure di emergenza». Per di più «l’indagine sulla sicurezza ha anche considerato le condizioni meteorologiche previste e quelle riscontrate durante l’incidente, nonché le indicazioni disponibili ai marittimi sulle azioni da intraprendere in condizioni meteorologiche estreme».

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di Gabriele Caramelli - 15 Maggio 2025