
La rissa in Campania
“Analfabeti, ciucci: mi devono sparare se mi accordo col Pd!”. De Luca sente l’odore del sangue: Schlein trema, Fico s’ammoscia
“Analfabeti, ciucci: noi non siamo in vendita!”. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sente l’odore del sangue e attacca il Pd, nei giorni in cui il centrosinistra cerca di accerchiarlo provando a strappargli il via libera alla candidatura del grillino Roberto Fico. Ma da quel lato lo “sceriffo”, storico nemico dei cinquestelle, non vuol proprio sentirci e manda messaggi di fuoco ai “mandarini” del campo largo, in particolare a quelli campani del Pd. “Una a me, una a te. Napoli e la Campania non sono in vendita, a nessuna forza politica. Non siamo in vendita”, ha detto ieri il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo al giuramento di Ippocrate dei nuovi medici a Città della Scienza, a Napoli. “Probabilmente – ha aggiunto, rivolgendosi ai nuovi giovani medici – nelle prossime settimane vedrete un po’ di parapiglia.
In Campania il Pd ha il nemico De Luca
“Abbiamo sputato l’anima per ritrovare dignità, organizzazione. Sarebbe un delitto far precipitare di nuovo la Campania in una palude. C’è da stare male solo a pensarci. Tuttavia, c’è gente che pensa a dividersi i candidati. A volte autentici analfabeti, io rispetto il proletariato, ma i ciucci non possono dirigere una regione come la Campania. Non siamo tutti uguali”. “Per quello che mi riguarda – ha concluso De Luca – mi devono uccidere se vogliono far precipitare nuovamente la Campania nella palude in cui era quando abbiamo iniziato il nostro lavoro. Non me la sento”.
In pole c’è sempre Roberto Fico, l’ex presidente della Camera dei deputati, sul quale puntano il Nazareno e i 5S col sostegno di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente Anci che nel 2022 si candidò al comune dopo il passo indietro di Fico.
“Non devono neanche immaginare che la Regione Campania possa diventare merce di scambio. Non si può tornare nella palude nella quale ci trovavamo dieci anni fa: se lo tolgano di mente. Mi devono sparare, non succederà mai“, ha ripetuto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della presentazione del nuovo reparto di terapia semintensiva all’ospedale di Boscotrecase. “Quando abbiamo cominciato il nostro lavoro, come sanità eravano commissariati, con la griglia Lea, che misura la qualità delle prestazioni rese, che indicava come Campania era ultima in Italia. Ultima per screening, vaccinazioni, parti. Quando andavamo a Roma ci ridevano in faccia: ai tavoli, i rappresentanti dei Ministeri della Salute e dell’Economia ci guardavano come se stessero aspettando una banda di miserabili. Alla Napoli 3 Sud non avevamo bilanci approvati da tre anni. E mancavano tutti i conti consuntivi delle Asl degli ultimi tre anni”, ha aggiunto De Luca.