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Animali, la Brambilla punta il dito contro il mancato voto della sinistra

Il finto animalismo dem

Altro che buonisti, Brambilla: la sinistra dice no alla nostra legge che difende gli animali

Una riforma attesa da 20 anni, un lavoro andato avanti per ben quattro legislature, che l'opposizione ha snobbato solo perché è un successo che porta la firma del centrodestra

Politica - di Bianca Conte - 30 Maggio 2025 alle 14:08

Un «segnale di civiltà», ha commentato Ignazio La Russa. «Una riforma storica, si può riconoscerlo senza esitazioni, attesa da più di 20 anni, che rende l’Italia paese all’avanguardia in Europa per quanto riguarda la tutela degli animali. Sono davvero orgogliosa» ha sottolineato con soddisfazione Maria Vittoria Brambilla. E tra una considerazione e una spiegazione il dato concreto approvato in via definitiva da parte del Senato del ddl a prima firma quella della parlamentare di Noi Moderati, presidente della Lega italiana per i Diritti degli Animali e dell’Ambiente: chi uccide,  maltratta o abbandona gli animali, rischierà fino a quattro anni di carcere nei casi più gravi e 60 mila euro di multa.

Tutela degli animali, Brambilla: fieri della nostra legge

«Un lavoro che è andato avanti per ben quattro legislature, dunque non è sicuramente un risultato inaspettato», come rilancia la stessa Brambilla oggi in un’intervista a Libero quotidiano, che rappresenta un passo avanti significativo nella tutela degli animali in Italia, riconoscendo i loro diritti in modo indipendente dal nostro modo di percepirli. Con una fondamentale innovazione apodittica: d’ora in poi gli animali diventano soggetti al centro delle tutele giuridiche, riconoscendo i loro diritti.

Alla faccia dell’animalismo la sinistra vota contro il ddl Brambilla

Eppure, a dispetto di tanto sbandierato animalismo e buonismo ecologista, come rimarca nell’intervista la Brambilla, «fin dall’indomani dell’approvazione del ddl da parte della Camera, c’è stata, da parte in particolare di una forza dell’opposizione, l’intenzione di ostacolare il percorso di questa legge, servendosi anche di alcuni media. Cercando di screditare anche la mia persona, probabilmente perché non si voleva che una riforma tanto attesa da vent’anni passasse con il timbro, per così dire, di un governo di centrodestra. Non ci sono riusciti. Il ddl Brambilla è diventato finalmente legge».

Animali, Brambilla: «Fine dell’impunità per crimini e crudeltà inaudite»

«Decisamente, un traguardo di cui essere fieri. Ed io ringrazio il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, e la premier Giorgia Meloni per avere sempre creduto in questa riforma, in noi di tutti gli italiani e soprattutto di tutte le vittime mute, indifese, morte per la crudeltà dell’uomo. Finalmente finirà l’impunità diffusa che regnava da decenni per crimini terribili e crudeltà inaudite commesse da persone socialmente pericolose, che sapevano di poter contare proprio su questa impunità».

Eppure la sinistra vota contro tutto questo…

Dunque, ecco a cosa si sono opposti gli esponenti di centrosinistra motivando l’astensione con la necessità di ulteriori approfondimenti sul testo. O, in subordine, ecco tematiche, realtà e lacune giuridiche alla base di una battaglia culturale e sociale, prima ancora che politica, che la sinistra ha snobbato e a cui si è pretestuosamente contrapposta.

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di Bianca Conte - 30 Maggio 2025