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Alpini, orgoglio italiano: la sfilata di centomila “penne nere” per la Patria e contro i veleni della sinistra

La parata di Biella

Alpini, orgoglio italiano: la sfilata di centomila “penne nere” per la Patria e contro i veleni della sinistra

Cronaca - di Robert Perdicchi - 11 Maggio 2025 alle 18:30

In centomila, a sfilare con le penne nere sul cappello e la bandiera tricolore ad aprire il corteo di una Biella festosa. Contro chi li considera vecchi arnesi della storia e contro chi, a sinistra, ha provato a strumentalizzare la “faccetta nera” diffusa da qualche buontempone per spacciarlo come reminiscenza fascista del corpo militare, loro, gli eredi della grande tradizione italiana che si è fatta onore sul campo, hanno opposto l’orgoglio e la dignità di un raduno emozionante, un grande rito collettivo patriottico.

Gli alpini sfilano, il ministro Crosetto li esalta

“Un onore immenso sfilare insieme al Medagliere dell’Associazione Nazionale alpini. Da Alpino, figlio e nipote di alpini, e’ una gioia profonda essere qui. Viva gli alpini, sempre!”, ha detto il Ministro Crosetto all’adunata degli alpini a Biella. “Ho accolto il Presidente del Senato Ignazio La Russa alla 96 Adunata degli alpini. Dove sto assistendo – ha aggiunto – a una tradizione ormai consolidata: migliaia di volti, ore di marcia, un solo spirito: l’amore per il Corpo degli alpini, per le Forze Armate e per il Tricolore. Un’Italia che onora la sua storia e i suoi valori”.

A Biella, la 96ª edizione dell’Adunata nazionale, ha visto una lunga parata durata dodici ore, che, tra gli applausi della folla, ha superato anche le polemiche legate al video in cui, durante la notte di festa, qualcuno aveva intonato ‘Faccetta nera’. “Quattro o cinque perditempo”, così li ha bollati Crosetto. “L’Associazione nazionale Alpini è da sempre un’associazione apolitica e apartitica, così come lo sono le Forze armate – ha dichiarato Crosetto – Devono continuare a esserlo e non vogliamo che quattro o cinque perditempo rovinino una festa con centinaia di migliaia di persone perbene, il cui unico obiettivo è servire lo Stato e il Paese”.

A guidare la parata il Terzo Reggimento Alpini della Brigata Taurinense, preceduto dalla bandiera di guerra, tra le più decorate dell’Esercito. La più importante è la medaglia d’argento guadagnata nella Prima guerra mondiale dagli uomini dei battaglioni Susa, ancora operativo oggi, ed Exilles, che il 16 giugno 1915 conquistarono con un colpo di mano il Monte Nero, cima ritenuta inespugnabile. In sfilata anche una compagnia del corso ‘Solarolo III’ del Centro Addestramento Alpino di Aosta, formata dai più giovani partecipanti all’Adunata.

I messaggi di Mattarella e la presenza di La Russa

Di prima mattina, il bel messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “In questo giorno di festa, in cui diverse generazioni di Alpini in servizio e in congedo si uniscono nel celebrare la storia del Corpo per affermare i valori di fraternità e solidarietà propri dell’Ana, un commosso pensiero va agli Alpini che ‘sono andati avanti’, ai caduti della specialità”.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Biella, è un fedelissimo dell’evento. “Vengo sempre alle adunate degli Alpini. È gente che ama l’Italia, ama la solidarietà e ama fare qualcosa per gli altri”. Nella tribuna d’onore c’erano inoltre il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, il sottosegretario Andrea Delmastro e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La sfilata si è conclusa con il tradizionale passaggio della stecca alpina a Genova, che ospiterà l’Adunata del 2026.

C’era anche il sottosegretario di Stato alla Difesa, la senatrice Isabella Rauti, che ha sottolineato: “Oggi non è stata una semplice sfilata ma una festa popolare ed identitaria, un vero e proprio abbraccio tra generazioni che si trasmettono esperienze e valori, memorie e tradizioni alpine. L’Adunata non è solo una parata, è una rimpatriata, un rito comunitario condiviso”, ha dichiarato la senatrice.

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di Robert Perdicchi - 11 Maggio 2025