
La 14enne brutalmente uccisa
Afragola, Mantovano porta l’abbraccio della premier ai genitori di Martina: è il momento del dolore, ma lo Stato c’è
Una vicenda difficilmente catalogabile, ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in cui la linea di confine tra femminicidio, condizioni di degrado e follia è più sottile che mai...
Nel momento del dolore e del bisogno lo Stato c’è, anche fisicamente presente. Come a Caivano e oggi ad Afragola, dove il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha fatto visita questa mattina ai genitori di Martina Carbonaro, ai quali ha espresso le condoglianze del governo e rinnovato l’abbraccio affettuoso del Presidente Giorgia Meloni.
Omicidio Martina, Mantovano: episodi mai prevedibili, agire contro il degrado
«Episodi come quelli accaduti, da ultimo, a pochi chilometri da qui, come il terribile omicidio di Martina, non sono prevedibili mai in assoluto – ha osservato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a Caivano, a proposito dei ripetuti casi di femminicidio –. E soprattutto non sono prevedibili per decreto. Però si può provare a creare le condizioni per restringere l’area del degrado ed è quello che qui stiamo facendo a Caivano da quasi due anni e che stiamo provando a fare in altre aree di intervento».
Lotta la degrado, il modello operativo, concreto e veloce del governo
«Abbiamo individuato un modello operativo che permette di essere più veloci. Di realizzare concrete alternative quotidiane a quelle che possono definirsi tentazioni di vario tipo, dalla droga ad altre forme di devianza», ha spiegato Mantovano, che questa mattina si è recato ad Afragola per portare la vicinanza del governo e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai genitori della 14enne uccisa dal suo ex fidanzato.
Omicidio di Martina, uno choc per tutti
«Tutti dobbiamo sentirci parte, anche perché ciascuna delle istituzioni ha delle competenze specifiche soprattutto sul terreno del sociale. È un gioco di squadra che deve coinvolgere tutti quelli che desiderano ardentemente che questi episodi non accadano. E sempre avendo la consapevolezza che, purtroppo, non si può prevenire tutto».
Difficile dire se prevalga più la categoria “femminicidio” o quella del “degrado”
Tornando al caso di Martina Carbonaro, allora, Mantovano non ha mancato di far notare come, in alcune realtà, diversi elementi siano strettamente correlati. «Quando una ragazza di 14 anni viene uccisa in un luogo come quello in cui è stata uccisa – ragiona – è difficile dire se prevalga più la categoria femminicidio o la categoria degrado. Ci sono tutte e due e quindi, trattandosi di una vicenda complessa, va trattata non su una sola direttrice, ma in modo complesso».
Femminicidi e violenza sulle donne, le linee e i provvedimenti del governo
Mantovano ha ricordato infine che il governo ha promosso un disegno di legge che «prevede l’introduzione di un reato specifico, da una richiesta che veniva da tante associazioni. Il ministro dell’Istruzione, già da settembre dello scorso anno, ha introdotto nuove linee di educazione civica, con riferimento particolare alle dirette relazioni uomo-donna e al rispetto della donna e ci sono delle ore all’interno del calendario scolastico settimanalmente dedicate a questo. Ci sono attività di formazione dei docenti, specificatamente indirizzate a questo. Si può fare di più e meglio, è ovvio, però tutte queste iniziative sono già state messe in campo».
Omicidio Martina, Mantovano: «Grande dolore, ma non siamo inerti»
«Credo che quello di oggi sia ancora il momento della riflessione del dolore, sapendo che non siamo inerti e che c’è un percorso che intendiamo continuare a fare anche col concorso di tutte le associazioni e tutte le realtà sociali» ha ribadito infine il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso del punto stampa che si è tenuto alla Municipalità VII di Napoli, con il sindaco, Gaetano Manfredi. Con il prefetto di Napoli, Michele di Bari. E con il Commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale funzionali ai territori ad alta vulnerabilità, Fabio Ciciliano, a proposito del caso di femminicidio ad Afragola.