
Il libro
100% Italia: il saggio che rivela un Paese confuso ma coerente. A cena con Giorgia o Elly? Non vi sono dubbi (nemmeno a sinistra…)
Dalla moka alla politica, dai pasticcini alla Palestina: la nuova opera pop di Livio Gigliuto fotografa la Nazione in cento domande e risposte... sorprendenti
C’è chi preferisce la moka alla cialda, chi vota a sinistra ma vorrebbe cenare con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chi beve cappuccino solo al mattino e chi lo ordina anche dopo il pesce spada. 100% Italia di Livio Gigliuto è tutto questo: uno specchio sociologico mascherato da gioco pop, una radiografia sorprendente e disarmante dell’Italia del 2025.
Dal piccolo schermo alla fotografia dell’Italia reale
Il volume, edito da Paesi Edizioni e nato dall’esperienza televisiva del game show condotto da Nicola Savino su Tv8, è molto più di una trasposizione editoriale. È un viaggio autentico e spesso spiazzante dentro la mente collettiva di un popolo che ama definirsi «ingovernabile», ma che alla fine risponde con straordinaria coerenza a cento domande che toccano cibo, politica, religione, sesso, musica, superstizione, guerre, bandiere e bugie.
“Il caffè al bar è di destra. La sinistra dovrebbe ripartire dalla moka”
«Se la sinistra vuole ripartire, forse dovrebbe farlo dalla moka», scrive Gigliuto nel capitolo dedicato al caffè, sottolineando come il caffè casalingo sia preferito soprattutto dagli elettori di centrosinistra, mentre quelli di centrodestra prediligono il bar. Il libro mescola con leggerezza dati e sociologia, rivelando un Paese in cui il 66% vuole il crocifisso nelle scuole, il 72% benedice l’idea dei preti sposati e l’81% approva la fecondazione assistita.
Ma è nel privato che l’Italia mostra più coerenza: ancora oggi il 79% mangia meglio a casa propria — «Solo 1 italiano su 5 preferisce effettivamente il ristorante» —, i pasticcini della domenica sopravvivono (soprattutto al Sud), e se devono rinunciare a qualcosa tra pizza, pasta e caffè, il 50% sacrifica quest’ultimo. Un gesto quasi blasfemo, ma che fotografa bene l’ordine affettivo nazionale.
Schlein chi? Meglio una cena con Giorgia
Politicamente, il libro smentisce molti luoghi comuni. Il 52% degli italiani si dichiara di sinistra, eppure il 55% preferirebbe andare a cena con Meloni piuttosto che con Elly Schlein. Perfino tra le file degli elettori democratici campeggia un 18% ben intenzionato a un tête-à-tête con la premier. Colpisce anche il dato su Giuseppe Conte: nonostante sia spesso canzonato sui social, viene indicato come il terzo uomo più affascinante d’Italia, superando addirittura Stefano De Martino. E poi il 46% pensa che Mussolini «abbia fatto anche cose buone».
Come scrive l’autore, «ogni domanda affrontata in ogni puntata ha alle spalle le risposte di 100 italiani, un campione rappresentativo della popolazione italiana». Ed è da queste risposte che emerge un ritratto collettivo non scontato, «con le nostre vette e i nostri strapiombi, le nostre passioni e le nostre contraddizioni».
Tra Fantacalcio e felicità: un Paese che si racconta giocando
Gigliuto scrive con tono scorrevole, a tratti confidenziale, alternando ironia e profondità. Ogni capitolo è una finestra su una questione culturale: dal dilemma tra arancino e arancina, al fantacalcio, fino alla polarizzazione tra Israele e Palestina. Il tutto, sempre commentato con un linguaggio accessibile ma colto. Come quando scrive: «Il vero grande regalo che ha fatto questa trasmissione è stato raccontare a tutti una cosa che sarebbe stata probabilmente impossibile da spiegare: dietro ogni numero di un sondaggio si nascondono delle persone».
Più di un libro: “100% Italia” è un test di identità nazionale
100% Italia non è un semplice libro: è un esperimento collettivo. Alla fine della lettura, è impossibile non confrontarsi con i propri gusti, valori, tic e contraddizioni. Gigliuto non racconta «gli italiani», ma ciascuno di noi.