
Verso un accordo?
Putin dichiara un nuovo cessate il fuoco di tre giorni. La Casa Bianca replica: Trump vuole una tregua permanente
La voce grossa di Trump al leader del Cremlino: "Smetta i sparare". I colloqui Lavrov-Rubio: "L'importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati". L'ottimismo del presidente Usa. Tajani: "Vogliamo agevolare la trattativa"
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina, dalle 6 di mattina dell’8 maggio alle 23 del 10 maggio. La voce grossa di Donald Trump è servita a qualcosa. La tregua – in cui la parte russa sospenderà tutte le operazioni militari – giunge in occasione dell’80° Giornata della vittoria, ed è stata voluta dal leader del Cremlino, come riporta l’agenzia Tass. Nel giorno dei funerali di Papa Bergoglio, al termine della giornata di incontri, tra cui quello con Zelensky il presidente Usa ha messo mano ai social appena salito sull’Air Force One: “Non c’era motivo per Putin di lanciare missili su aree civili, città e villaggi negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con sanzioni bancarie o secondarie? Troppe persone stanno morendo!!!”, ha scritto su Truth, poco dopo aver lasciato Roma.
Putin: tregua dall’8 al 10 maggio
Successivamente il presidente degli Stati Uniti ha esortato il suo omologo russo Vladimir Putin a “smettere di sparare” e raggiungere un accordo sull’Ucraina. “Voglio che smetta di sparare. Siediti e firma l’accordo”, ha esortato Trump sulla pista dell’aeroporto di Morristown a Bedminster, nel New Jersey. Contestualmente, la Commissione Europea ha fatto sapere di avere “ascoltato i commenti del presidente Donald Trump” dopo il colloquio con Zelensky in Vaticano e di accogliere “con favore queste parole: che vanno nel senso “di riconoscere che gli attacchi della Russia all’Ucraina, che tra l’altro sono continuati nel fine settimana, non possono essere accettati”. Così la portavoce capo dell’esecutivo Ue, Paula Pinho, a Bruxelles durante il briefing con la stampa.
Cessate il fuoco nei giorni dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria
Questo si legge sul canale Telegram del Cremlino: “Il presidente russo dichiara il cessate il fuoco nei giorni dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria. Per decisione del Comandante supremo delle Forze armate della Federazione Russa, Vladimir Putin, sulla base di considerazioni umanitarie, la parte russa dichiara una tregua durante l’80° anniversario del Giorno della Vittoria – dalla mezzanotte tra il 7 e l’8 maggio e la mezzanotte tra il 10 e l’11 maggio. Tutte le ostilità sono fermate per questo periodo. La Russia – prosegue la nota- ritiene che l’Ucraina debba seguire questo esempio. In caso di violazione della tregua da parte ucraina, le Forze Armate della Federazione Russa daranno una risposta adeguata ed efficace. Ancora una volta, la Federazione Russa ribadisce la propria disponibilità a colloqui di pace senza precondizioni: volti a eliminare le cause profonde della crisi ucraina e a una cooperazione costruttiva con i partner internazionali”.
Trump vuole un cessate il fuoco permanente
Trump risponde dopo poco: “Vuole un cessate il fuoco permanente” in Ucraina e non solo una tregua temporanea come quella annunciata da Putin per tre giorni”, fa sapere la Casa Bianca. “Il presidente ha chiarito che vuole un cessate il fuoco permanente”, ha detto la portavoce Karoline Leavitt, durante un briefing. “Pur rimanendo ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo, e anche realista ed entrambi i leader devono sedersi al tavolo delle trattative per uscire da questa situazione”, ha aggiunto riferendosi a Trump e ai presidenti russo e ucraino.
La voce grossa di Trump: “Putin smetta di sparare”
Donald Trump aveva affermato di ritenere che Volodymyr Zelensky sia pronto a rinunciare alla Crimea, nonostante le precedenti affermazioni del presidente ucraino sulla penisola del Mar Nero, annessa dalla Russia nel 2014, alla quale non intenderebbe rinunciare. Parlando con i giornalisti in un aeroporto del New Jersey, Trump ha risposto positivamente alla domanda se ritenesse che Zelensky fosse pronto a “rinunciare” al territorio: “Credo di sì”, ha detto il tycoon. Zelensky ha dichiarato la scorsa settimana che l’Ucraina non poteva accettare il riconoscimento da parte degli Stati Uniti dell’annessione della Crimea da parte della Russia, dopo che Trump lo aveva accusato di intransigenza sulla questione.
Kiev: “Se Putin vuole pace ci sia una tregua sia immediata e di 1 mese”
E anche il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha commentato su X la dichiarazione unilaterale da parte di Putin di una tregua di tre giorni: “Se la Russia vuole davvero la pace, dovrebbe cessare immediatamente il fuoco. Perché aspettare fino all’8 maggio? Se la guerra potesse essere fermata ora e la tregua mantenuta per 30 giorni, sarebbe un vero passo avanti, non solo un gesto per una parata”.
Tajani: “Vogliamo agevolare la trattativa”“Noi dobbiamo soltanto agevolare una trattativa tra russi ed ucraini sostenendo la posizione di una iniziativa americana per arrivare a un cessato il fuoco, che è l’obiettivo principale, quindi noi siamo portatori di pace”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, appena arrivato a Valencia, dove domani parteciperà al Congresso del Ppe. “Certamente siamo convinti che ora la parola spetti ai russi, perché sono loro che fino adesso non hanno dato risposte positive sulla necessità di arrivare a un cessate il fuoco. Mi pare che Zelensky sia stato molto più proattivo da questo punto di vista e speriamo – ha concluso – che Putin dia una risposta positiva alle richieste statunitensi”.