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Scanzi attacca (a fatica) Meloni su La7 pur di delegittimare il successo della premier da Trump, sotto gli occhi di tutti

Se l'invidia fa 90

Scanzi imbarazzante, fa sua l’invidia di Conte per Meloni e su La7 rosica anche di più… (video)

Successo di Meloni da Trump, sinistra impazzita: dopo l'invidia di Giuseppi, la stoccata a vuoto del giornalista dalla Gruber che, per quanto algida e pungente, non riesce proprio ad aiutarlo: farneticazioni e solite accuse strumentali fanno acqua da tutte le parti

Politica - di Chiara Volpi - 19 Aprile 2025 alle 13:23

Scanzi all’angolo: sbatte le ciglia e aggrotta il cipiglio. Rosica e balbetta nell’improvvisare bordate andate a vuoto di fronte all’evidenza dei fatti che registrano il trionfo della trasferta di Meloni da Trump. La missione americana di Giorgia Meloni si è rivelata un successo clamoroso, un trionfo che ha lasciato di stucco l’intera sinistra italiana impegnata, ancora in queste ore, ad arrampicarsi sugli specchi e ad attaccarsi all’imponderabile pur di criticare la premier che ha tolto loro ogni grimaldello polemico. In particolare, il giornalista Andrea Scanzi, ospite fisso del programma Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber, è apparso in evidente difficoltà, balbettando e cercando disperatamente una via d’uscita per attaccare la premier, senza riuscire a risultare però convincente… (clicca qui per vedere il video del suo intervento su La7).

Dopo l’invidia di Conte, il rosicamento di Scanzi

Ora, che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, non ha mai nascosto la sua invidia nei confronti della Meloni, è cosa nota e ne abbiamo dato un ultimo riscontro già nelle ore della partenza del presidente del Consiglio alla volta di Washington. Ma a questo punto il rosicamento che serpeggia nella frastagliata galassia pentastellata si fa palpabile, ma almeno quanto inconsistente e destituito di fondamenta dalla cronaca dei fatti politici. Scanzi, notoriamente da sempre vicino alle posizioni del Movimento, non è riuscito a nascondere il suo disappunto per il successo della missione americana. E ne ha mostrato tutte le lacune (dialettiche e politiche)…

La Gruber, anche non volendo, spiazza Scanzi con i fatti

Lilli Gruber, nonostante come sempre algidamente tentata dalla delegittimazione istituzionale, ha messo Scanzi di fronte ai fatti: gli accordi economici e politici siglati dalla Meloni con Trump sono un risultato concreto e innegabile. Il giornalista, visibilmente in imbarazzo, ha cercato di minimizzare l’importanza della missione, ma i suoi tentativi sono risultati vani.

Il farraginoso intervento di Scanzi

«A me viene un po’ da ridere – ha sentenziato in evidente difficoltà Scanzi a Otto e mezzo –. Mi verrebbe da dire: “Ma di cosa stiamo parlando?”. Cioè trionfo quando dove e come? Se si dice che è una vittoria mediatica senza dubbio, anche perché ne stiamo parlando. Se si dice che non poteva ottenere di più sono abbastanza d’accordo. Poi da qui a trasformarla in trionfo… Intanto, Trump ha avuto un atteggiamento cordiale, e cosa vi aspettavate? Che si prendessero a cazzotti? Cioè questi incontri, tranne Trump e Zelensky, sono sempre così. Cioè c’è cordialità, si parla e si risponde alle domande con gentilezza. Ma alla fine non si ottiene nulla».

Il giornalista all’ultima spiaggia…

E ancora, praticamente alla canna del gas, Scanzi incalza pure: «Io vorrei ricordare che Trump ha un atteggiamento molto rispettoso di Meloni perché sono uguali. Lo stesso atteggiamento che haun re nei confronti della vassalla. Brava, fidata, fedele. Ma con cui ha tutto in comune, che accoglie come il sire accoglie il servitore, politicamente parlando. Quindi anche qui vorrei sapere di che cosa ci si stupisce». E a questo punto è chiaro: la febbre da invidia è a temperatura massima, e non sfugge a nessuno… Ma slatentizzarne gli effetti con tanta plastica vividezza fa davvero venire i brividi…

La sinistra italiana in crisi di nervi

La sinistra italiana, già in difficoltà dopo le elezioni politiche, sembra ora in preda a una vera e propria crisi di nervi. Il successo della Meloni con Trump ha inferto un duro colpo al loro morale, e non a caso la figura di Scanzi, solitamente così sicuro di sé, è apparsa vacillante come chi rabbercia i soliti appunti e li rilancia declinati al caso. Pertanto, mentre la Meloni continua a lavorare per l’Italia portando avanti la sua agenda politica con determinazione e competenza. E il successo della missione americana è solo l’ultimo di una serie di risultati che dimostrano la sua capacità di leadership e la sua visione per il futuro del Paese, a fronte di ciò la sinistra italiana non può che continuare a leccarsi le ferite. E a reagire, tra incertezze e arrampicate sugli specchi, da fiera ferita nel suo orgoglio, che recalcitra e scalpita…

 

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di Chiara Volpi - 19 Aprile 2025