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Musumeci

Più velocità meno burocrazia

Musumeci: “Un miliardo per dire basta allo stillicidio di vite umane”. Il governo vara il decreto per le emergenze

Un piano straordinario pluriennale, una rete commissariale rafforzata, procedure snelle e poteri ampliati ai presidenti di Regione. Nonché ulteriori disposizioni urgenti per affrontare le crisi che affliggono da anni il Centro Italia e l'area dei Campi Flegrei

Politica - di Ginevra Lai - 30 Aprile 2025 alle 16:32

Al termine del Consiglio dei ministri, il titolare del dicastero della Protezione civile Nello Musumeci ha annunciato un provvedimento che punta a cambiare radicalmente approccio nella gestione delle calamità. «La volontà del governo è di intervenire in maniera coerente e massiccia considerato il ripetersi degli eventi alluvionali – ha dichiarato Musumeci – perché riteniamo che al di là dell’assistenza alle imprese e alle famiglie, al di là delle misure che sono state finora adottate dal codice della Protezione civile, sul piano strutturale questa pluriennalità con una risorsa di un miliardo mette nelle condizioni di poter lavorare per un piano di sicurezza del territorio che sono certo potrà porre fine a questo stillicidio di perdita vite umane e di danni materiali».

Commissari e subcommissari: cambia la catena di comando

Il decreto prevede la proroga dell’incarico al commissario straordinario fino al 31 maggio 2026 e una riorganizzazione della sua struttura di supporto. «Viene coinvolta come sub commissari la figura dei presidenti delle Regioni – ha spiegato Musumeci – che definiranno le modalità in cui ogni struttura regionale fornirà supporto al commissario. Si rafforza quindi il ruolo dei presidenti delle Regioni, parliamo di Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Avranno il potere di coordinamento e di attuazione delle misure sia per la ricostruzione privata che pubblica».

Musumeci: “Più velocità, meno burocrazia”

Il ministro ha insistito anche sul versante procedurale: «Abbiamo previsto procedure più agili e più snelle: abbiamo il dovere di correre in queste regioni in modo particolare perché il ripetersi degli stessi eventi nelle stesse aree determinano una condizione di stallo e quindi esasperazione da parte delle popolazioni».

Un piano di comunicazione per la prevenzione

Nello schema del decreto trova spazio anche un intervento sulla comunicazione pubblica: «Altro elemento introdotto, che avevamo già previsto e realizzato per i Campi Flegrei, è il piano di comunicazione, siamo nel campo della prevenzione non strutturale».

«Il piano – spiega il ministro – dovrà essere approvato entro il 31 luglio di quest’anno e serve per rendere edotta la popolazione dei rischi come l’idraulico e l’idrogeologico che alcuni territori soprattutto in Emilia Romagna corrono».

Un miliardo per mettere in sicurezza il territorio

A livello finanziario, l’esecutivo guarda avanti: «Immaginiamo un programma straordinario pluriennale per gli interventi di ricostruzione ma anche di messa e sicurezza del territorio – ha affermato Musumeci – che deve essere formulato su proposta del commissario straordinario entro il 31 maggio del 2026. Si prevede uno stanziamento di un miliardo di euro secondo uno spazio temporale che possa consentire alle istituzioni di utilizzare il denaro, immagino di 10 anni o 12, dopo aver distribuito la risorsa in base alle esigenze delle tre regioni».

Intanto, in attesa dell’avvio del piano, sono già stati individuati 130 milioni da rendere disponibili: «30 per il 2026 e 100 per il 2027».

Musumeci: “Per i Campi Flegrei il governo interverrà con appositi contributi”

Infine, l’area flegrea, duramente colpita da fenomeni sismici torna ad essere attenzionata. «Per i Campi Flegrei abbiamo applicato la sospensione delle rate di mutui, finanziamenti, tributi e contributi per le famiglie e per le imprese i cui immobili sono stati dichiarati inagibili e sui quali il governo interverrà con appositi contributi perché possa essere restituita la serenità a famiglie e imprese». Il provvedimento, frutto del lavoro congiunto con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in linea con le direttive dell’esecutivo, sarà in vigore dal 13 marzo al 31 agosto 2025. «Non è escluso – precisa il ministro – che in sede di conversione si possa anche prorogare la data».

Previsto così un potenziamento dei fondi: «Abbiamo previsto di implementare per 200 milioni di euro le risorse disponibili per la sottoscrizione dell’accordo di coesione sempre nei Campi Flegrei – ha concluso Musumeci – Ricordo che c’è già una prima risorsa per mettere in sicurezza gli edifici che sono stati resi inutilizzabili, inabitabili, inagibili con la scossa 20 maggio e prevediamo le ulteriori risorse per 2025 e 2026 i contributi per l’autonoma sistemazione per quelle famiglie che sono state costrette a lasciare i propri immobili».

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di Ginevra Lai - 30 Aprile 2025