
Poi il giro tra i fedeli
Il Papa all’Urbi et Orbi di Pasqua: a Gaza “situazione ignobile”, per l’Ucraina “pace giusta e duratura”
Prima il saluto dalla loggia di Piazza San Pietro per la benedizione Urbi et Orbi di Pasqua, poi il giro a sorpresa sull’auto scoperta con a bordo il Papa, che arriva al tratto iniziale di via della Conciliazione tra gli applausi dei fedeli commossi e festanti. Il Papa – senza naselli per l’ossigeno – fa fermare l’auto alcune volte per benedire neonati e bambini.
Visibilmente provato in volto, pure nella convalescenza, ha voluto riservare un nuovo dono ai fedeli arrivati in Piazza San Pietro da tutto il mondo. Quasi arrivato all’arco delle campane per rientrare a Casa Santa Marta, la folla grida: ”Papa resta con noi”.
È durato un quarto d’ora il giro di Papa Francesco in Papamobile per salutare i fedeli presenti in piazza San Pietro per la domenica di Pasqua. Bergoglio dopo aver fatto il giro della piazza e arrivato su via della Conciliazione. Poi il rientro in Vaticano. Durante il percorso più volte il Pontefice si è fermato per salutare i bambini presenti. L’auto si e’ fermata piu’ volte per consentire agli uomini della Gendarmeria vaticana di portare i più piccoli davanti al Pontefice per una benedizione. A quelli più grandi Francesco ha donato caramelle, come ha già fatto domenica scorsa.
Quindici minuti in giro tra la folla
Papa Francesco è apparso alla loggia centrale di San Pietro alle 12,20, come da programma annunciato il giorno precedente dalla sala stampa vaticana, con la messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri.
Bergoglio ha augurato “Buona Pasqua” ai fedeli in piazza e poi ha affidato la lettura del messaggio al Maestro delle cerimonie, monsignor Diego Ravelli. Francesco rinnova il suo appello generale alla fine di tutte le guerre: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo”. Il pensiero è andato in particolare al Medio Oriente.
L’appello per il disarmo
“Preoccupa il crescente clima di antisemitismo che si va diffondendo in tutto il mondo. In pari tempo, il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria. Faccio appello alle parti belligeranti: cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira ad un futuro di pace!”, l’appello del Pontefice. E ancora il Papa ribadisce la sua richiesta di “una pace giusta e duratura” per l’Ucraina.