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Crosetto: «Meloni da Trump offre l’occasione di riannodare i fili. L’Occidente non deve dividersi»

L'analisi del ministro

Crosetto: «Meloni da Trump offre l’occasione di riannodare i fili. L’Occidente non deve dividersi»

Politica - di Gabriele Caramelli - 17 Aprile 2025 alle 17:48

Il senso del viaggio di Meloni è «intanto l’incontro tra due leader, una grande leader europea e il nuovo presidente degli Stati Uniti, in un momento di grande difficolta, nel senso che sta cambiando qualcosa, nessuno ha ancora capito cosa cambierà». Queste le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto, durante la trasmissione Agorà su Rai 3. «Sappiamo che c’è in sottofondo una grandissima guerra che sarà destinata a crescere, che è lo scontro storico tra Stati Uniti e Cina. C’è questo braccio di ferro che però rischia di impattare su tutto il mondo perché parliamo di due giganti nel mondo dal punto di vista industriale», ha proseguito il ministro, sottolineando che «l’Europa si è trovata più debole: un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro, occorre ritagliarsi un nuovo ruolo».

Crosetto: «Con Trump Meloni ha un grande vantaggio»

«Giorgia Meloni ha un vantaggio sui leader europei perché non è percepita da Trump come un nemico dal punto di vista politico», ha detto ancora Crosetto, che ha poi osservato come la premier stia offrendo «una possibilità all’Italia e all’Europa di riannodare dei fili che non possiamo far sfilacciare». Inoltre, il ministro ha spiegato che l’Europa e gli Usa «non possono distinguere il loro percorso, l’Occidente non può dividersi, perché negli ultimi anni non è stato importante dal punto di vista economico ma per le conquiste sociali che abbiamo raggiunto in Europa e abbiamo in qualche modo cercato di diffondere in giro per il mondo, per il valore della democrazia che siamo riusciti a costruire». «Questo ruolo va difeso e preservato e questo viaggio può essere uno dei tasselli per farlo».

Crosetto sui conflitti internazionali: lo scenario in Ucraina, Cina e Iran

Il ministro della Difesa italiano ha poi spostato l’attenzione sugli scenari internazionali più caldi che coinvolgono l’Ucraina, la Cina e l’Iran. Partendo dal Dragone, Crosetto ha spiegato che «l’ingresso della Cina nel Wto è stato fatto senza regole e quello è stato un errore che adesso va corretto. Questa discussione avviata da Trump in modo diretto e senza alcuna intermediazione diplomatica può alla fine magari portare dei risultati utili. Per quello occorre lavorarci, per quello occorre costruire qualcosa».

In seguito ha sottolineato che la situazione «più esplosiva» potrebbe essere quella mediorientale anche se «oggi c’è una notizia positiva: pare che l’Iran sia veramente intenzionato a smettere col programma atomico. Ma il problema più grande viene dalla possibilità dell’Iran di avere la bomba atomica». «Non verrà mai tollerato in quella parte del mondo che l’Iran arrivi alla bomba atomica – ha continuato Crosetto – e quindi se Teheran avrà la possibilità di arrivarci partirà sicuramente un attacco contro l’Iran. Ed è quello che mi pare Trump stia cercando di evitare in questo momento», con la speranza che si arrivi presto a una soluzione.

Crosetto ha parlato della guerra alle porte dell’Europa precisando che «i bombardamenti in Ucraina sono aumentati nell’ultimo periodo perché il fatto che l’Ucraina sia sembrata più sola ha dato a Putin l’idea di poter conquistare ancora di più e di poter magari conquistare questi territori». «E ha ragione Zelensky – osserva ancora il ministro della Difesa – (i russi) hanno invaso un territorio. Bisognerà trovare una soluzione ma al tavolo deve sedersi la nazione che è stata invasa e deve accettare queste condizioni».

L’esercito italiano ha una capacità straordinaria nelle missioni di pace

«Noi abbiamo una difesa e delle forze armate straordinarie costruite per fare qualcosa che in questo momento non è la nostra priorità: fare le missioni di pace internazionali», ha detto Guido Crosetto in trasmissione elogiando così le capacità dell’esercito italiano. «Ci siamo resi straordinari nel fare questo lavoro e in questo impegno, siamo apprezzati da tutti – ha rimarcato – ma adesso ci serve anche la capacità di difenderci da possibili scenari negativi per noi, che non pensavamo fino a tre anni fa potessero essere».

Per dare un’idea più chiara del panorama, il ministro italiano ha fatto l’esempio di Israele «che riceve in tre ore l’attacco di 300 missili e penso che tutti i cittadini vorrebbero che se qualche pazzo decidesse di farci tre ore di attacco vorrebbe che l’Italia fosse in grado di impedire alle bombe di cadere su Milano, Napoli e Torino». «In questo momento non siamo in grado e dobbiamo costruire dei sistemi di difesa che ci consentano di agire di fronte alla pazzia di qualche paese», ha concluso Crosetto.

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di Gabriele Caramelli - 17 Aprile 2025