
I risultati al 31 marzo
Crédit Agricole in Italia: nel primo trimestre del 2025 utile netto a 429 milioni di euro
L'attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a circa 100 miliardi di euro e una raccolta totale pari a 354 miliardi di euro
Il Gruppo Crédit Agricole in Italia ha registrato nel primo trimestre del 2025 un risultato netto aggregato di 429 milioni di euro (+10% a/a), di cui 344 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole. Lo rende noto l’istituto, precisando che l’attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a circa 100 miliardi di euro e una raccolta totale pari a 354 miliardi di euro.
Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 16.100 collaboratori e oltre 6 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che da Crédit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, CA Auto Bank), Leasing (CA Leasing Italia, parte di Crédit Agricole Italia) e Factoring (CA Factoring), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (CA Vita, CA Assicurazioni, CA Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management e CA Indosuez Fiduciaria). La stretta collaborazione tra le società operanti nelle diverse aree di business, garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia ed integrata, a beneficio dei propri clienti e di tutti gli attori economici.
Più nel dettaglio, i risultati raggiunti al 31 marzo 2025 comunicati dal gruppo sono: un utile netto consolidato a 237 milioni di euro, a conferma della capacità costante di Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile; l’acquisizione di 53mila nuovi clienti (+5% a/a), oltre 4,3 miliardi di euro di prodotti Wealth Management collocati (+27% a/a) e oltre 1,3 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese erogati (+21% a/a); l’apertura con successo dei collocamenti Covered Bond come primo emittente del 2025, concludendo brillantemente la prima emissione pubblica dell’anno in formato Premium per un controvalore pari ad 1 miliardo di euro.
E, ancora, proventi stabili grazie alla crescita delle commissioni (+9% a/a), trainate dai servizi d’investimento (+12% a/a1), a compensazione della flessione fisiologica del margine d’interesse; oneri operativi sotto controllo e cost income al 48,7%2; la positiva evoluzione delle masse intermediate: incremento del +2,5% a/a degli impieghi netti, a fronte di un mercato stabile, e raccolta gestita in espansione del +6,7% a/a; il costo del credito ai minimi storici, pari a 34bps, con flussi a default in continua diminuzione grazie all’efficace gestione interna. NPE ratio lordo stabilmente sotto al tre per cento (2,7%), NPE ratio netto in calo al 1,2% e coverage ratio in aumento al 56,5%, oltre +280 bps rispetto a dicembre ’24.
È stato inoltre firmato un accordo con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che prevede un plafond di 3 miliardi di euro per il sostegno al settore con particolare focus su giovani e innovazione, e sono arrivati a cinque i Village attivi a livello italiano (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), che formano un network in grado di accelerare oltre 190 startup e affiancare oltre 80 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.
Si tratta di dati che, si legge in una nota dell’Istituto, «dimostrano la capacità di produrre risultati positivi nel tempo» nei vari ambiti di intervento.