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L’editoriale. La riproposizione (peggiorata) dell’uguale: ecco perché quel «no» è un atto profondamente europeo

L’editoriale. La riproposizione (peggiorata) dell’uguale: ecco perché quel «no» è un atto profondamente europeo

L'Editoriale - di Antonio Rapisarda - 19 Luglio 2024 - AGGIORNATO 20 Luglio 2024 alle 13:54

L’ammucchiata che ha permesso il bis di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue rappresenta plasticamente l’unione di tre debolezze (gli sconfitti delle Europee: liberali, socialisti e Verdi) più un Ppe lacerato e bifronte. Ma soprattutto la “neo” maggioranza Ursula è partita con un handicap clamoroso: salvata nella culla solo grazie alla stampella determinante dei Verdi, soccorso giunto ufficialmente poco prima del voto e sublimato con l’indicazione del Green deal come elemento cardine «dei primi cento giorni». Morale? Sia dal punto di vista algebrico che da quello strettamente politico la nuova presidenza si presenta come la negazione del messaggio giunto dalla stragrande maggioranza dei cittadini europei. Sì, è l’esatto opposto: qualcosa fra la beffa e la provocazione.

Con un cartello del genere, e un’agenda orientata dall’elemento più controverso e odiato dalle opinioni pubbliche continentali, risulta chiaro e intellegibile agli elettori (al contrario, ca vans dire, del grosso dei commentatori) il «no» giunto dalla delegazione di FdI-Ecr e dalla Lega. Una scelta in perfetta coerenza con il mandato popolare che ha assegnato al destra-centro italiano e al governo Meloni il ruolo di alternativa euro-realista nei confronti di una Commissione che proprio in ragione di ciò ha dovuto sconfessare rovinosamente gran parte di sé stessa (oltre che sulle politiche green, anche sulla Pac, sul nodo immigrazione) nell’ultima parte di stagione. Salvo poi, con un istinto politicista da far impallidire il parlamentarismo spinto “all’italiana”, ripresentarsi tale e quale ai nastri di partenza. Anzi ancora più dipendente, moralmente, dal fanatismo ambientalista.

Questo secondo round ha confermato peggiorandoli, «nel merito e nel metodo» come ha sottolineato Giorgia Meloni, gli stessi vizi del primo: quello che ha riguardato in stretta misura l’approccio dei governi al risultato delle Europee. Già alla famosa cena dei 27 infatti, il Consiglio europeo informale svoltosi poco dopo le elezioni, era evidente l’antifona. Ricordate? Le due anatre zoppe, Emmanuel Macron, Olaf Scholz, e i maggiorenti del Ppe affannosamente chiusi nel caminetto a discutere della distribuzione dei top jobs (le principali cariche comunitarie), cercando di blindare lo status quo pur di escludere scientificamente Ecr e l’Italia. Tutto ciò “nonostante” l’indirizzo degli europei. La chiusura del cerchio nell’Europarlamento – non della partita che è appena iniziata – ha segnato, dunque, una vittoria di Pirro: quella delle logiche del kratos, del potere, contro la volontà del demos.

Fin qui la cronaca. La tesi critica ripetuta in loop dagli ultrà del vincolo esterno, dalle “cheerleaders” dell’asse franco-tedesco, è che con il «no» Giorgia Meloni avrebbe scelto di non stare «nella stanza dei bottoni». Sostanzialmente di non partecipare alla foto dei cosiddetti vincitori. Più di questo, infatti, non c’è nella letteratura sull’argomento: a meno di non considerare storicamente il Patto di stabilità, il bail-in, la de-industrializzazione, il Mes e così via come grandi “conquiste” dei governi precedenti che hanno votato «sì», senza battere ciglio, ai presidenti della Commissione. Insomma, il pianto greco sull’Italia che così sarebbe «ai margini» è una balla che abbonda esclusivamente fra chi non concepisce altro ruolo italiano che non quello di comprimari di decisioni degli altri.

La realtà è un’altra. Il ruolo e il peso dell’Italia, al netto dell’assegnazione di un Commissario di peso che spetta di diritto (chiedetevi perché nel recente passato, pur avendoli, non se n’è accorto quasi nessuno…), si svilupperanno nelle dinamiche – dossier su dossier – di questa nuova stagione. E Meloni ha già dimostrato nei fatti e coi fatti di saperlo fare: figuriamoci adesso, da rappresentante dell’unico esecutivo fra i “grandi” dell’Ue premiato dagli elettori e punta europea della destra di governo. Certo, la speranza era che la Commissione prendesse atto e interpretasse politicamente la voglia di cambiamento ufficializzata dal voto: la scelta, invece, è stata quella di separare il Palazzo dall’agorà. Di questo i “soci” di maggioranza (ed è da apprezzare il ruolo di Forza Italia che ha cercato in tutti i modi di spiegarlo all’interno del Ppe) ne risponderanno presto alle famiglie e alle imprese, ai cittadini che hanno bocciato senza appello le politiche della prima maggioranza Ursula. A partire dal “filocinese” Green Deal. Progetto che è diventato – incredibilmente – il manifesto della seconda.

Ecco perché quel «no». Evidenzia un problema di merito, di metodo ma anche di prospettiva. Dalla scelta di ieri si capisce perfettamente chi ne ha, sostenuto da un forte mandato popolare che chiede un’Europa attrezzata al ritorno della Storia, e coloro che arrancano. E si aggrappano a qualsiasi “stampella”: stavolta costretti a scegliere la più anti-popolare in circolazione. Non andranno lontano.

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Ci sono 29 commenti

  1. Marcello Casamassima ha detto:

    Condivido TUTTO l’articolo . Che noia, O QUALE TRUFFA, questa filosofia (?) mod. PD-Europeo.

  2. Paciarotti Lino ha detto:

    A me non piace questa Europa, la loro politica i loro lobby, poi questa guerra che nessuno la vuole alle nostre porte e incapaci di prendere delle posizioni serie, io sono dell’idea di uscire da questa Europa, si ricordi che siamo Italiani e con un buon governo siamo capaci di essere ai primi posti. Cara Giorgia sei bravissima e hai un carisma enorme xciò farti sentire

  3. Giuseppe ha detto:

    Spero non vadano lontano perche altrimenti la situazione diventerà insostenibile del tutto.
    I comunisti sono impazziti privati del potere, e sono diventati insopportabili i maledetti, perchè stanno rovinando l’esistenza degli italiani e dei poveri polli che pendono dalle loro cosiddette labbra.

  4. Alberto ha detto:

    Gent.ma Giorgia,
    Concordo nella sostanza con l’analisi espressa, chiedo solamente di spiegare il motivo per cui il CdX non ha ritenuto di presentare un candidato alternativo alla Von der Leyen, vista l’intenzione, che condivido, di non votarla.
    Grazie, un cordiale saluto.

  5. Cesare Accomazzo ha detto:

    Speriamo… noi comunque abbiamo sempre fiducia nella nostra Giorgia e nei suoi alleati

  6. Giambattista Oneto ha detto:

    Un testo forse un po’ troppo elaborato. Vorrei che fosse piu conciso e adatto a divulgarlo per tutta europa. Immagino che gli europei lo capiscano e sappiano tenerne conto. Sarebbe utile divulgarlo Gb Oneto

  7. beninato maurizio pietro ha detto:

    Avanti con una politica europea che favorisce la Cina a scapito della stessa Europa,
    Avanti con queste politiche miopi che favoriscono non certo i cittadini europei, ma qualche
    multinazionale.
    Comincio ad essere stufo delle Balle che ci propinano.
    Aiutiamo le persone per bene che lavorano, quelle in stato di difficolta’ a superarle.

  8. Romeo Pilotto ha detto:

    lettura dai contenuti più che giusti

  9. graziano barracciu ha detto:

    un gesto di coerenza e di amor proprio, oltre che di amor di patria

  10. Mariolina ha detto:

    Ottima decisione

  11. Bruna Revello ha detto:

    Grazie Giorgia x aver votato No alla rielezione
    Della von der leyen. Ti apprezzo tantissimo ed hai ottenuto dinuovo la.mia stima.
    Spero che nel prossimo futuro tu sarai una vera PATRIOTA stando al fianco di noi cittadini e non
    Alla Élite che ci vuole impoverire e comandare.
    Basta obbedire a Bruxelles ed a Washington
    Viva l’Italia e gli italiani.

  12. Luigi ha detto:

    Questa seconda maggioranza Ursula è peggio della prima perché creata in netta opposizione con la volontà di cambiamento della maggioranza dei cittadini europei che si sono recati al voto. Questa nuova accozzaglia mi fa ricordare il governo Draghi dove l’unica all’opposizione era FDI al di là degli inciuci e degli opportunismi dei partiti. Mi spiace per FI che non ha saputo cogliere il desiderio di cambiamento e si ritroverà schiacciata tra le sinistre e i filocinesi ma al tempo stesso sono curioso di vedere come giustificherà agli italiani i provvedimenti che saranno costretti a votare.

  13. Claudio M. ha detto:

    Personalmente ritengo che prima ci liberiamo dell’ euro e dell’ europa meglio è…

  14. Luciano Pescarollo ha detto:

    GIORGIA
    Forza “Giorgia” non mollare, ci stai tirando fuori dal pantano (m…) in cui ci hanno confinato questi ultimi “illuminati” governi. Preso se ne accorgeranno anche gli scettici. Sei la nuova Cavour: non mollare. Grazie, gli Italiani veri te ne sono e saranno grati, Grazie!

  15. Emanuela Salami ha detto:

    Sono d’accordo con le considerazioni fatte…ho fiducia in Giorgia Meloni e spero e confido che quanto affermato in negativo dalle opposizioni circa le possibili conseguenze per il nostro paese venga smentito nel corso della legislatura con atti concreti di riconoscimento del valore del nostra nazione,della nostra società e del suo governo

  16. Antonio D' ottavio ha detto:

    Purtroppo l’ errore più grande lo ha commesso Forza Italia votando a favore della Von Der Leyen. Hanno tradito il voto degli Italiani. Ho provato ribrezzo vedere la Moratti esultare ed abbracciare la Von Der Leyen. Come lo spiegherà agli italiani che non volevano accordi con socialisti e verdi?

  17. Antonio Virno ha detto:

    Sono d’accordo con la linea indicata dalla premier Giorgia Meloni: opposizione alle assunzioni ideologiche e contributo costruttivo su tutti i dossier reali…… nominalmente una politica europea di centro sinistra…. nei fatti una politica di centro destra.

  18. Francesco Romano ha detto:

    Il problema e’ quello della COERENZA e di RISPETTO del proprio elettorato.
    Non si prendono dei voti dicendo delle cose e poi alleandosi (e quindi portando quei voti) a chi la pensa in modo diverso al fine di occupare una poltrona.
    Facendo cosi’ la Meloni e’ passata dal 3% ereditato al 28,8% da lei costruito.
    E la SUA COERENZA la premiera’ con il tempo anche il Europa

  19. Franco Manzolini ha detto:

    Ho apprezzato la scelta di votare contro questa megera. E’ incredibile come dopo anni di supporto ad una guerra assurda, sbaglaindo tutte le previsioni (ma proprio tutte!), opacità (e sono magnanimo) nella gestione dei vaccini, incapacità nelle scelte economiche, politiche verdi controproducenti, … la strega sia stata ancora votata.
    Ah, è vero, l’ha votata Tajani (che si vergogni).
    Allora è tutto chiaro.

  20. Roberto ha detto:

    Concordo pienamente. In più gradirei che il Signor Tajani trovasse asilo in altre parti dell’arcipelago UE e non in Italia, perchè ha tradito l’elettorato, i colleghi di Governo e l’Italia intera. Il povero tapino si muove come un’anatra zoppa in cerca di consenso. Non quello elettorale bensì del suo nuovo padrone i rampolli Berlusconi; che per ottenere la tv europea vendono anche quello che non possiedono: la dignità. Agganciati al carro dei LGBT*Q pensano di manipolare le masse attraverso il tubo catodico. Potranno farlo con le signori e i signori guardano ininterrottamente le loro reti dalla mattina alla sera, ma siccome sono gli elettori anziani, questi non vanno neanche a votare, perciò la vedo male per i rampolli di Berluscono che non possedono neanche l’1% del carisma del loro padre.

  21. Paolo Bellini ha detto:

    Perfettamente condiviso, avrei avuto perplessità se fosse accaduto altrimenti

  22. Giovanni Santoro ha detto:

    Condivido ed apprezzo la scelta di Frateli d’Italia .Certo perdere le elezioni e mantenere il potere non è un bell’esempio di democrazia. La posizione dell’Italia non sarà certo facile specialmente con una sinistra nazionale che pur di contrastare il governo e’ pronta ad usare i nemici del nostro Paese. I “vincitori” si renderanno ben presto conto che un patto elettorale non basta a governare. Le contraddizioni e gli ostacoli saranno continui . Nonostante ogni considerazione non apprezzo assolutamente la posizione di Forza Italia in questa occasione . Voglia almeno ricoprire il ruolo dignitoso di “ ragionevole “ oppositore quando saranno votate le scelte più scellerate . Altrimenti vedo un lungo ed irreversibile medio evo fatto di povertà, sudditanza alla Cina e sostegno disastroso ed incondizionato al leader dell’Ucraina che ci porterà alla rovina.Per evitarlo c’è molto da lavorare con lealtà e fedeltà ai valori della nostra Nazione.

  23. Elio ha detto:

    Condivido tutto l’articolo ma proprio tutto! Aggiungo sommessamente, l’on.Zingaretti che è passato alla storia politica come il Segr.del PD incapace di qualsivoglia iniziativa, come il Presidente di Regione più incapace di sempre, ottimo funzionario di partito,sempre incapace di esprimere qualcosa di suo,dovrebbe vergognarsi per i commenti falsi che rilascia in questi giorni. Mai l’Italia ha avuto un propria e autonoma posizione Europea. Bene avanti così. Forza Giorgia!!!!!

  24. Ugo Trumpy ha detto:

    BRAVA

  25. Roberto silvestri ha detto:

    La Meloni ha fatto bene a tirarsi fuori. Ma la destra finche non farà un unico grande partito conservatore rischierà sempre contro con le logiche politiche degli unciuci. Salvini forse sarà stato troppo trasgressivo a schierarsi con Orban ma penso che Berlusconi l’avrebbe di molto preferito a Tajani che oggi sembra sempre più insieme ai figli del nostro amatissimo e indimenticabile Cavaliere strizzare gli occhi alla sinistra. Per quanto riguarda la Von Der Layen ( non so se l’ho scritto bene)nonostante mi sembri che rispetti molto l’Italia e gli Italiani è teleguidata dai presuntuosismi macroniani. Si è visto nelle elezioni francesi cosa è stato capace di fare e sicuramente ha messo lo zampino anche nell’’improponibili alleanze europee. Dai Giorgia non mollare che forse un giorno Tajani invece di pensare ai voti e alle percentuali,ritornerà un leader con i valori della destra che erano proprie del nostro amato Silvio.

  26. MARIO GANIS ha detto:

    FATTO BENE

  27. MARIO USSI ha detto:

    Neppure la condanna della Ursula ha pesato sulla votazione!
    A sinistra le condanne non contano, vedi Salis!
    Per i moderati, che oltrettutto ben governano, vedi Toti, si scende in piazza e si fanno i
    cortei.
    Le sinistre quando si rassegneranno alle volontà dei votanti?

  28. Geralda vitale ha detto:

    Sono pienamente d’accordo con la scelta della presidente Giorgia, questa scelta della von der è uno schiaffo a tutti i cittadini che hanno votato, sicuramente non andranno lontano ma devono smetterla di imporre le loro volontà.
    Questa è una provocazione troppo elevata a tutti gli europei.
    Avanti così!
    meglio fuori da Europa piuttosto che con loro!

  29. Lasi Bruno ha detto:

    BRAVISSIMA GIORGIA E TUTTI QUELLI CHE L’HANNO AIUTATA || Ci avete salvato da un ulteriore sporcaccione impasto col pensiero “politicamente corretto” le cui crepe erano apparse concrete dal voto europeo; c’è tempo per pianificare accordi internazionali liberi dal giogo cinese.
    Manteniamoci sempre fedeli ai nostri valori e controcorrente alla menzogna; questa è la nostra forza che vincerà.

di Antonio Rapisarda - 19 Luglio 2024