Voto di scambio, arresti in Sicilia: sospeso il vicegovernatore Sammartino: era nel Pd all’epoca dei fatti

17 Apr 2024 12:00 - di Redazione
Sicilia

Il vice presidente della Regione siciliana, Luca Sammartino, indagato per corruzione aggravata nell’ambito del blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, avrebbe cercato di acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico, procedendo anche alla ‘bonifica’ della sua segreteria politica. E’ quanto emerge dall’operazione antimafia e anticorruzione con 11 misure cautelari a carico di altrettanti esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori. Sono accusati a vario titolo, di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

Il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani assumerà l’interim delle deleghe di Luca Sammartino, sospeso per un anno dai pubblici uffici dopo l’avviso di garanzia ricevuto per corruzione aggravata nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Catania. E’ quanto filtra da Palazzo d’Orleans secondo Adnkronos. La contestazione riguarda il periodo in cui Sammartino militava ancora nel Pd, nel 2019.

“Proprio in merito alla figura di Sammartino – spiegano gli investigatori dell’Arma -, è stata riscontrata la preoccupazione dello stesso di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti; escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni”. Inoltre, il vicegovernatore si sarebbe adoperato per porre in essere “attività di vigilanza e di ‘bonifica’ tecnica” dei locali della sua segreteria politica; “avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza”. Cercando anche di acquisire “informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali”.

Da questa mattina le forze dell’ordine, coordinate dalla procura di Catania, sono impegnate nell’operazione “Pandora”. Oltre 100 carabinieri del Comando provinciale di Catania stanno eseguendo, nelle province di Catania e Palermo, un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip etneo, nei confronti di 11 tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori. Sono accusati a vario titolo, di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra i destinatari delle misure anche il sindaco di Tremestieri Etneo (Catania), Santi Rando, accusato di scambio elettorale politico – mafioso e corruzione aggravata e per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

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