Leggi lunghe e incomprensibili, l’Sos della Crusca: “La lingua giuridica deve arrivare ai cittadini”

6 Apr 2024 13:12 - di Redazione

“Sia la lingua della legge, sia quella della pratica del diritto, sia quella dell’amministrazione dovrebbero poter arrivare anche ai cittadini, in primo luogo per ragione di democrazia”. Parola di Federigo Bambi, socio dell’Accademia della Crusca che accende i riflettori sulla scarsa chiarezza semantica delle leggi a discapito della comprensione dei cittadini. “Ci sono leggi recenti, e meno, che sono scritte bene (un esempio classico è il Codice civile), ma in genere la loro qualità di scrittura e di chiarezza è bassa”. Così in un articolo pubblicato sul sito del socio accademico dal titolo  “Una lingua davvero per tutti (quella del diritto)”, come riferisce l’Adnkronos.

Accademia della Crusca: il linguaggio delle leggi non arriva ai cittadini

“Oggi le nostre leggi risentono di difetti simili a quelli che caratterizzano la lingua della pratica del diritto, e la loro lettura è sempre più difficile”, scrive Bambi. “Gli articoli sono lunghi e troppo densi di contenuti, le rubriche non indicano con appropriatezza quanto la norma stabilisce. Anche le frasi sono lunghe e spesso caratterizzate dalla nominalizzazione (un solo nome sostituisce un verbo e quindi un’intera frase). Il lessico è spesso usato impropriamente; per non dire poi degli eccessivi rinvii e riferimenti ad altre norme”.

Le sentenze sono pronunciate nel nome del popolo

Quella del diritto è necessariamente una lingua tecnica, ma lingua tecnica, sostiene l’accademico della Crusca “non può voler dire lingua comprensibile ai soli specialisti. Sia la lingua della legge, sia quella della pratica del diritto, sia quella dell’amministrazione dovrebbero poter arrivare anche ai cittadini, in primo luogo per ragione di democrazia. Non bisogna dimenticare che, ad esempio, le sentenze sono pronunciate in nome del popolo, e la motivazione ha anche la funzione extra-processuale di rendere il processo controllabile dai cittadini. E va anche tenuto conto che il livello d’istruzione in Italia è, purtroppo, tra i più bassi d’Europa”.

Il giurista punti a un lessico piano e chiaro

Secondo il docente, l’obiettivo di una maggiore comprensibilità “si può raggiungere non tanto abbandonando il lessico tecnico, che è necessario proprio ai fini della chiarezza. Ma abituando il giurista, fin dal momento della sua formazione a un periodare piano, ma al tempo stesso adeguato alla complessità delle questioni da risolvere.

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