L’intervista. Giubilei: la destra legge solo Vannacci? Un’idiozia. Ho pubblicato più di seicento titoli

23 Gen 2024 7:04 - di Antonella Ambrosioni
Giubilei

“Il massimo dell’editoria di Destra è Vannacci”. Nel cabaret massmediatico di sinistra si  rappresenta una destra popolata da incolti e di gente che non legge. L’ultima fesseria in ordine di tempo è quella affermata da Zerocalcare su Repubblica. L’editoria di destra appare in grande spolvero, in verità, tra realtà più antiche e altre più recenti ma ben presenti nelle buckmesse e con una loro visibilità, con robusti cataloghi e ampie recensioni sui giornali. Per questo, replicare alla propaganda di Zerocalcare è gioco da ragazzi. Basta descrivere una realtà composita e vivace, attiva nel mercato editoriale da molto tempo e ben prima dell’exploit del volume del generale Vannacci. Una realtà che a sinistra tentano di ignorare.  Ne sa qualcosa Francesco Giubilei, scrittore, editore, docente dei meccanismi editoriali. Il pubblico ha imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo anche attraverso la partecipazione ai talk-show politici.

Iniziamo con lui un excursus sull’attività della case editrici alternative ma non certo di nicchia, per confutare la battutaccia di Zerocalcare; e soprattutto per informare sull’attività e la progettualità che anima la sua realtà editoriale. Ricordiamo che Giubilei è  presidente della Fondazione Tatarella ed editore della rivista “Nazione Futura”. È membro dell’editorial board della rivista “The European Conservative” e i suoi libri sono stati tradotti negli Stati Uniti, Spagna, Ungheria.

Francesco Giubilei, uno con il suo curriculum, che ha la vocazione dell’editoria- avendo da giovanissimo fondato nel 2008  Historica, nel 2013 la Giubilei Regnani– non resterà indifferente alla “provocazione” piccola piccola di Zerocalcare su Repubblica, immagino…

“E’ evidente che Zerocalcare non sa di cosa parla. La sua affermazione è tipica della spocchia intellettuale dell’intellighentia di sinistra. E mentre da destra rispettiamo, leggiamo e approfondiamo autori di sinistra dall’altra parte ciò non avviene: si preferisce andare avanti per stereotipi, affermando che non esiste e non è mai esistita una cultura di destra; e che non esistono realtà editoriali che promuovono cultura su diversi fronti, da quella liberale a quella più identitaria”.

Ci descriva la sua casa editrice. Qual è la sua “mission”?

Dare voce e spazio ad opere e autori che hanno difficoltà ad emergere in un panorama che rischia di essere omologato. Lo facciamo proponendo opere fuori mercato e inediti che pubblichiamo noi per primi in Italia.

Avete un catalogo robusto: ce lo descriva

Abbiamo pubblicato più di 600 titoli. Abbiamo una collata dal titolo “Lo scaffale del Conservatore” con autori di primo piano: da Russel Kirk con la traduzione del testo base “Il pensiero conservatore”; Edmund Burke con “Riflessioni sulla Rivoluzione francese”, che è il libro dal quale nasce il conservatorismo. Naturalmente abbiamo pubblicato Roger Scruton, il più importante ideologo contemporaneo del conservatorismo. Si tratta del volume “Vivere conservatore”:  dialogo tra Roger Scruton e lo scrittore irlandese Mark Dooley che ripercorre la vita del più importante pensatore conservatore del Novecento. Un libro inedito in Italia, una guida e un vademecum del pensiero conservatore. Uscito originariamente in Inghilterra con il titolo Conversations with Roger Scruton, è stato un caso editoriale con migliaia di copie vendute.

Avete una  collana di inediti molto interessante: ce ne parla?

Sì, abbiamo “Il Pantheon letterario” dove  pubblichiamo le riscoperte. Inediti di Manzoni, Goffredo Mameli, D’Annunzio, Boccioni. In questa collana abbiamo poi dato attenzione a testi di pensatori di altra estrazione politico- culturale, come Gobetti e Gramsci, coi quali abbiamo anticipato il dibattito di queste settimane. Pubblichiamo naturalmente autori contemporanei: Marcello Veneziani, Gotti Tedeschi, Alain de Benoist, Emmanuel Navon. Proprio quest’ultimo autore è un vademecum utilissimo per orientarsi sul conflitto israelo-palestinese: il libro “La stella e lo scettro- Storia della politica estera di Israele” va in profondità delle cause della guerra tra Israele e Hamas.

Sfogliando un po’ di titoli, vediamo che non manca l’attenzione al filone ambientalista: cos’è il “conservatorismo verde” che dà il titolo a un numero speciale di Nazione futura? 

È possibile una visione alternativa all’ambientalismo liberal rappresentato da Greta Thunberg. Il conservatorismo verde, un approccio all’ecologia di stampo conservatore, identitario, cristiano che parte dal locale ancor prima che dal globale tenendo in considerazione le tradizioni dei popoli e cercando di coniugare ambiente ed economia. Un volume al quale hanno contribuito autori diversi del mondo della cultura, del giornalismo, dell’economia, della Chiesa e della politica. Segnalo una bella biografia di Enrico Mattei scritta da Leonardo Giordano

Come vanno le vendite, è soddisfatto?

La mia risposta è data dalla constatazione che dal 2008 – oltre 15 anni- siamo una realtà consolidata sul mercato, presente regolarmente nelle buchmesse che contano. Stiamo crescendo in visibilità.

Novità per il 2024?

Usciranno a breve un libro di Fiamma Nirenstein sul Medio Oriente. E tengo molto a un volume di Marcello Croce dal titolo “Identità europea” che uscirà in primavera proprio a ridosso dell’importante appuntamento elettorale. Inoltre, presto daremo alle stampa “Wokismo, cancel culture, oikofobia” a cura di diversi autori

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