Il Pd scatenato su Acca Larenzia: via la croce celtica dal cortile. Ma sui morti missini non una parola di condanna

16 Gen 2024 12:18 - di Francesco Severini

Il gruppo del Pd del Municipio VII si è accorto che nel cortile di via Acca Larenzia è disegnata una grossa croce celtica. Ci sta da anni, dal 2017, ma ora il Pd chiede la immediata cancellazione di un simbolo che sarebbe “distintivo per i movimenti neofascisti e suprematisti bianchi”. Un elemento, quest’ultimo, chissà da dove tirato fuori. Di questa enorme celtica parlava anche L’Espresso una settimana fa riferendo di un libro di tal Valentina Mira. Se vai su google map vedi la celtica. Mannaggia. Con un qualche ritardo la sinistra si sveglia e produce una risoluzione tutta incentrata sulla scandalosa e sinistra croce celtica.

L’agguato dei terroristi rossi che ha portato alla morte di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta è liquidato in poche righe, e senza alcuna condanna o espressione di pietas verso i ragazzi del FdG uccisi. Il contesto, si legge nella risoluzione, era quello in cui cadevano tantissimi ragazzi di destra e di sinistra. Tra questi episodi quello del 7 gennaio 1978. Stop. Basta così. Il contesto era quello. Che vuoi farci?

La risoluzione del Pd si concentra su altri, ben più “gravi” aspetti. Viene infatti chiesto che “si provveda nuovamente e velocemente alla rimozione del murale che riporta la scritta ‘Acca Larentia’ ed anche dei manifesti abusivamente affissi per annunciare l’iniziativa. Per tutte queste richieste, il presidente municipale Francesco Laddaga dovrà attivarsi con il Campidoglio e con l’Inail, l’ente che è proprietario sia del piazzale che dell’ex sede missina”.

Secondo i consiglieri Rosa Ferraro e Fabrizio Grant quelli che vanno ad Acca Larenzia a fare il saluto romano hanno rapporti con la criminalità organizzata. Insomma, delinquenti comuni. Da cosa lo deducono? Non si sa.  “Quelli che oggi alzano il braccio ad Acca Larentia, sono gli stessi dei pellegrinaggi a Predappio, delle ronde punitive contro gli immigrati e spesso e volentieri anche dei rapporti con la criminalità organizzata. Sono quelli che umiliano la nostra Costituzione”. Anche le ronde punitive, giusto. Meglio abbondare nella “mostrificazione”.

Ma non basta: ad Acca Larenzia si dovrà consentire, dal prossimo anno, solo una cerimonia commemorativa istituzionale. Guai a chi ci mette piede fuori dagli orari permessi. Quanto tutto ciò abbia a che fare con la rimozione di un delitto feroce maturato nell’ambiente dell’antifascismo militante romano della zona e rimasto impunito è facile comprenderlo. In pratica, per il Pd del Municipio VII, l’obiettivo è ridurre al silenzio chi vuole ricordare quei ragazzi assassinati.

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