Fisco, rimborsi record: 22,4 miliardi tornati a cittadini e imprese. Osnato: “I contribuenti non sono più sudditi”

27 Dic 2023 13:29 - di Federica Parbuoni
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Supera i 22,4 miliardi di euro la somma dei rimborsi complessivamente erogati quest’anno dal Fisco a famiglie e imprese. Il 2023 si chiude così con il miglior risultato di sempre: 2,5 miliardi in più erogati rispetto al 2022, quando furono rimborsati 19,9 miliardi (+12%) e un record anche per il numero dei pagamenti, che superano l’asticella dei 3,4 milioni (55mila più dello scorso anno) mai raggiunta finora. A comunicarlo è stata l’Agenzia delle Entrate. La notizia è stata accolta “con grande favore” dal presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, che ha parlato di un “cambiamento strutturale che cittadini e imprese attendevano da tempo”, sottolineando che “quando la nostra riforma sarà pienamente operativa, il trend non potrà che rafforzarsi”. “I contribuenti – ha aggiunto Osnato – non sono più sudditi”.

Dal fisco rimborsi record a famiglie e imprese

Nello specifico, dei 22,4 miliardi di rimborsi fiscali complessivamente pagati nel 2023 (dati aggiornati al 21.12.23), più di 4 miliardi riguardano rimborsi di imposte dirette: 2,7 miliardi di Irpef ritornati nella disponibilità delle famiglie e oltre 1,3 miliardi di Ires restituiti alle imprese. Dei 2,7 miliardi di euro accreditati a persone fisiche, 1,5 miliardi sono stati pagati, con bonifico o assegno, direttamente dall’Agenzia delle Entrate a quasi 2 milioni di cittadini che hanno presentato il modello 730 entro la fine di settembre senza indicare un datore di lavoro per ricevere l’accredito in busta paga. In pratica, anche chi ha perso il lavoro ha comunque ricevuto in tempi brevi il rimborso spettante.

Ai titolari di partita Iva, ovvero imprese, artigiani e professionisti, ha chiarito ancora l’Agenzia delle Entrate, sono stati invece riconosciuti rimborsi dell’Imposta sul valore aggiunto per quasi 18 miliardi. Restituiti alla collettività anche 439 milioni relativi ad altre imposte, come quella di registro, le concessioni governative, le imposte dirette derivanti dalla deducibilità Irap.

Oltre 3,4 milioni di pratiche chiuse positivamente

Se invece degli importi si considera il numero dei pagamenti effettuati, sono oltre 3,4 milioni le richieste di rimborso chiuse positivamente dall’Agenzia quest’anno: i rimborsi Irpef sono stati poco meno di 3,3 milioni (circa il 96% del totale) e 100mila i rimborsi Iva. Nell’ordine di qualche decina di migliaia (48mila in tutto), infine, i rimborsi Ires e quelli relativi ad altre imposte gestiti dall’Agenzia. Più nel dettaglio: i rimborsi Irpef nel 2023 sono stati 3.288.693 per un totale di 2.695,5 milioni di euro; quelli Ires sono stati 7.202 per 1.359,3 milioni di euro; i rimborsi II.DD. derivanti dalla deducibilità Irap ammontano a 4.868 per 226,1 milioni; quelli Iva sono 100.001 per 17.908,5 milioni complessivi; i rimborsi per altre imposte, infine, sono 36.246 per 213,1 milioni di euro.

Osnato: “I contribuenti smettono di essere sudditi e diventano protagonisti”

Osnato, sottolineando il proprio apprezzamento per il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato che i rimborsi non sono più “soltanto compensazioni, ma accrediti diretti su conto corrente in tempi ragionevoli”. “Nel 2024, grazie ai primi decreti attuativi della delega che questo Parlamento ha conferito al governo Meloni – ha proseguito il presidente della Commissione Finanze – ci saranno ulteriori cambiamenti in senso favorevole a chi, essendo onesto, spesso pagava di più a causa di un sistema tributario disfunzionale”. “In questa nuova realtà i contribuenti sono protagonisti e non più sudditi: già beneficiano di un carico più leggero, procedure più rapide, un’Amministrazione finanziaria che agisce sulla base della fiducia. Il risultato? Più soldi in tasca a chi lavora, produce e investe, ma anche – ha concluso l’esponente di FdI – anche un gettito per l’Erario più ampio e stabile, grazie al quale le politiche sociali potranno essere programmate e finanziate meglio”.

 

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