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Scuola ricorso al Tar

Scuola, ricorso al Tar al contrario: il figlio è promosso, ma i genitori chiedono di bocciarlo. Il caso a Trento

Cronaca - di Gabriele Alberti - 12 Settembre 2023 - AGGIORNATO 12 Settembre 2023 alle 17:38

Un ricorso al Tar “capovolto”. Stavolta non si tratta più di un genitore che pretende la promozione del pargolo con sei insufficienze: è il contrario.  Dei genitori si sono rivolti al Tar per ribaltare la decisione della scuola riguardo al proprio figlio. Era stato promosso, ma il padre e la madre hanno chiesto per lui la revisione e la bocciatura. Avviene a Trento. Il bambino in questione era stato  ammesso alla classe successiva – si parla di scuola elementare- ma i  genitori, stavolta, chiedono al giudice la bocciatura del proprio figlio. Il motivo? Per i due coniugi ha prevalso la decisione di anteporre il benessere del proprio figlio, garantendogli la possibilità di ripetere l’anno in modo più sereno, dopo un periodo particolarmente difficile.

Scuola, ricorso al Tar in controtendenza: “Bocciate nostro figlio”

Prima il benessere psico fisico sul curriculum scolastico, dunque. Il ragazzuino – racconta il Messaggero–  durante l’anno scolastico ha avuto problemi di salute ed ha fatto quindi molte assenze. Era riuscito a tenersi al passo dei compagni, tanto da ottenere a fine anno una valutazione positiva. Ma i  genitori hanno chiesto comunque al dirigente scolastico di annullare la decisione e di permettere al figlio di ripetere l’anno. Quest’ultimo si è rifiutato di convocare nuovamente il consiglio di classe. Non restava altro ai genitori che rivolgersi al Tar.

Bocciatura per il figlio: il Tar ha accolto in via cautelare la richiesta

Con un decreto pubblicato prima dell’avvio delle lezioni, il Tar ha accolto in via cautelare la richiesta dei genitori – leggiamo sul sito Tecnica della Scuola.it- . Per cui a fine settembre si terrà la discussione in sede collegiale. Per il sito di informazione scolastica, pur valuitando un comportamento in controtendenza, si tratta pur sempre di “intrusione dei genitori delle decisioni della scuola”: con una tendenza a mettere in discussione quanto deliberano gli insegnanti. Certo è che ripetere un anno non ha mai fatto male a nessuno. Diversa la pretesa che tanto ha fatto discutere settimante fa: il caso avvenuto a Tivoli della studentessa con sei insufficienze bocciata e poi ammessa alla seconda media dal Tar dopo il ricorso avanzato dai suoi genitori. Un episodio eclatante che ha scatenato negli iinsegnanti un senso di delegittimazione, tanto da spingere ad interventire il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. 

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di Gabriele Alberti - 12 Settembre 2023