Marina Berlusconi: “Per Giorgia Meloni nutro massimo rispetto e massima stima”

21 Lug 2023 11:42 - di Viola Longo
marina berlusconi

Nessun retroscena, nessuna intenzione nascosta, nessuna irritazione. Dopo giorni di strumentalizzazioni della sua lettera sulla persecuzione del padre “anche dopo la morte” e delle parole con cui Giorgia Meloni l’ha commentata, è Marina Berlusconi, con una nota, a fare chiarezza sui suoi intenti e, soprattutto, a sgombrare il campo da ogni possibile illazione sui suoi pensieri nei confronti del premier: per Giorgia Meloni, ha scritto la presidente di Fininvest, “nutro il massimo rispetto e la massima stima”. “Tutto il resto – ha aggiunto – sono strumentalizzazioni fuori dalla realtà”.

La lettera al Giornale scritta “innanzitutto come figlia”

“In questi giorni gli organi di informazione hanno ampiamente parlato della mia lettera inviata al Giornale, la cui unica motivazione era quella di denunciare, ‘innanzitutto come figlia’, la persecuzione giudiziaria subita da mio padre e il tentativo di operare su di lui una vera e propria damnatio memoriae”, ha affermato Marina Berlusconi.

Marina Berlusconi su Giorgia Meloni: “Per lei nutro massimo rispetto e massima stima”

“Alcuni media però hanno voluto vedere dietro questa lettera – ha proseguito – intenzioni che non ho mai avuto, così come mi hanno incomprensibilmente attribuito reazioni che non ho mai provato di fronte a commenti del presidente Giorgia Meloni, per la quale nutro il massimo rispetto e la massima stima. Così stanno le cose. Tutto il resto sono strumentalizzazioni fuori dalla realtà”.

Lo sfogo della presidente di Fininvest contro la persecuzione del padre “anche da morto”

Nella sua lunga lettera al Giornale Marina Berlusconi, partendo dalla nuova iscrizione di Marcello Dell’Utri nel registro degli indagati per le stragi mafiose del 1993, avvenuta a opera dei pm fiorentini, aveva denunciato che “la persecuzione di cui mio padre è stato vittima, e che non ha il pudore di fermarsi nemmeno davanti alla sua scomparsa, credo contenga in sé molte delle patologie e delle aberrazioni da cui la nostra giustizia è afflitta”. Un sistema in cui tutto, era il ragionamento, dall’avviso di garanzia alla divulgazione di intercettazioni prive di interesse per l’inchiesta, “serve a costruire la condanna mediatica, quella che sta loro (a “certi pubblici ministeri”, ndr) davvero a cuore, prima ancora che il teorema dell’accusa venga vagliato da un giudice terzo”.

Marina Berlusconi smonta i tentativi di strumentalizzare la vicenda e le parole di Meloni

“È una storia che vede una sia pur piccola parte della magistratura trasformarsi in casta intoccabile e soggetto politico, teso solo a infangare gli avversari, veri o presunti”, aveva sottolineato Marina Berlusconi, parlando di un “conflitto tra magistratura e politica più vivo e violento che mai”. Rispondendo a una domanda dei cronisti, Meloni aveva commentato la lettera dicendo che “non posso considerare Marina Berlusconi un soggetto della coalizione perché non è un soggetto politico”. Una frase strumentalizzata da certa stampa, che ha parlato anche di “irritazione” della figlia del Cav cercando di montare il solito caso sul nulla. Che ora è stato sgonfiato dalla diretta interessata.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *