Forlì, revocati i domiciliari a Marcello Minenna, coinvolto in un’inchiesta per corruzione
Marcello Minenna, attuale assessore all’Ambiente della Regione Calabria ed ex direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, arrestato nell’ambito di un’inchiesta che ha emesso in totale 34 provvedimenti cautelari e riguarda alcuni episodi di corruzione, come scritto il 22 giugno scorso, non è più agli arresti domiciliari.
La precisazione di Minenna
In data 26/9/2024 il difensore del sig. Marcello Minenna ci ha comunicato che il Tribunale del riesame di Bologna con provvedimento del 7/7/2023 ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari precedentemente disposta nei confronti del Minenna dal G.I.P. presso il Tribunale di Forlì. Ne diamo prontamente notizia per doverosa completezza dell’informazione
L’arresto era arrivato nell’ambito di un’inchiesta che ha emesso in totale 34 provvedimenti cautelari e riguarda alcuni episodi di corruzione. Agli arresti domiciliari anche l’ex deputato della Lega, Gianluca Pini. C’è anche un maxi appalto con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine nell’inchiesta che ha portato a diversi arresti.
Il patto tra Minenna e Pini
Secondo la Procura vi sarebbe un ‘patto scellerato’ fra Marcello Minenna e Gianluca Pini. In particolare l’ex parlamentare “prometteva a Minenna di accreditarlo all’interno della ‘Lega Salvini Premier’ in modo che venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva altresì la riconferma della nomina a Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio dell’esecutivo, che effettivamente otteneva’’.
Minenna dal canto suo, si legge nel capo di imputazione, “accettava le promesse di accreditamento all’interno del partito ‘Lega Salvini Premier’ e di riconferma della nomina nel ruolo di Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica agli interessi privati dell’imprenditore Pini’’.
Interventi in aiuto di Pini per l’importazione di mascherine
In particolare, secondo l’accusa, in occasione delle importazioni di merci per il contrasto al Covid-19, Minenna sarebbe intervenuto in aiuto di Pini per risolvere i problemi che l’imprenditore aveva in fase sdoganamento della merce – tra cui le mascherine da cui l’inchiesta è partita – ovvero in fase di accertamenti da parte dei funzionari territoriali delle dogane.
Nell’inchiesta sono coinvolti anche esponenti del mondo imprenditoriale romagnolo con importanti trascorsi istituzionali di livello nazionale.