Salari, Meloni ai sindacati: «Presto un osservatorio governativo sul potere d’acquisto»

30 Mag 2023 18:32 - di Redazione
Meloni

Un confronto fortemente voluto dal governo per «impostare il lavoro» su riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. Da una parte l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, dall’altro i sindacati. Non solo Cgil, Cisl e Uil, ma anche Ugl e Confsal. Dopo di loro, sarà la volta delle associazioni di categoria. Un incontro che fa giustizia delle critiche di scarsa inclinazione al dialogo, mosse di recente da Maurizio Landini, leader della Cgil, al premier. È vero, invece, il contrario. «L’appuntamento di oggi rientra nel cammino di confronto e dialogo che il governo ha deciso di instaurare con le parti sociali», esordisce infatti la Meloni. Che si dice convinta del «vantaggio» che può comportare un dialogo tra «persone particolarmente competenti».

Il governo Meloni tutela le fasce sociali più deboli

L’obiettivo, come subito chiarito dallo stesso presidente del Consiglio, è «istituire a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d’acquisto». Obiettivo ambizioso, che comprende «salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell’attuazione e degli effetti dei provvedimenti che noi abbiamo introdotto e che magari non hanno dato i risultati previsti». Ogni riferimento alla riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, è puramente intenzionale. «Questo è il tema più rilevante, dal quale si dipartono anche gli altri. Cercherò di essere presente in prima persona perché si possa sbrogliare insieme il bandolo di questa matassa», ha assicurato la Meloni.

«Sul Pnrr confronto pragmatico, non ideologico»

Com’era prevedibile, la parte finale del confronto è stata riservata al Pnrr, definita «una delle questioni principali, una grande occasione». In merito, la Meloni ha auspicato l’avvio di un dibattito «non ideologico, ma pragmatico». Le risorse, ha spiegato, «devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche». In particolare, «stiamo lavorando al Repower Eu e alla verifica sul Pnrr esistente, per fare un tagliando che tenga conto del mutato scenario della realtà di oggi. Il RepowerEu – ha detto il premier – diventa l’occasione per fare insieme una valutazione su cosa nel Pnrr può essere ottimizzato e perfezionato».

Sanità, no a cattedrali nel deserto

Il metodo immaginato dal governo prevede un successivo confronto sui temi specifici presso i ministeri competenti. In questa direzione va l’osservatorio sulla spesa previdenziale. «Sarà utile – spiega la Meloni – per mappare tutta la spesa e per valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale. Il primo tavolo sarà sugli anticipi pensionistici». Lo stesso vale per la sanità, settore per il quale il Pnrr stanzia 15 miliardi. «Il tema – ha avvertito il premier – richiede un approfondimento perché e’ una grande occasione per migliorare il nostro sistema sanitario con strumenti che ci consentano di migliorarlo e non immaginare cattedrali nel deserto».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *