I missili ipersonici russi non sono “imbattibili”: tre scienziati che li hanno progettati accusati di alto tradimento

18 Mag 2023 11:03 - di Laura Ferrari
missili ipersonici

Tre scienziati russi che hanno lavorato sulla tecnologia dei missili ipersonici sono stati accusati di alto tradimento. Lo ha annunciato in queste ore il Cremlino. Gli accademici sotto accusa sono Anatoly Maslov, Alexander Shiplyuk e Valery Zvegintsev, i quali hanno lavorato per anni su queste armi, pubblicando nel 2016 un capitolo di libro intitolato “Hypersonic Short-Duration Facilities for Aerodynamic Research at Itam, Russia”.

In una lettera, i colleghi siberiani dei tre scienziati hanno lanciato un appello affermando che i procedimenti giudiziari rischiano di infliggere gravi danni alla scienza russa. «Conosciamo ognuno di loro come patriota e persona rispettabile che non è in grado di fare ciò di cui le autorità investigative li sospettano», si legge nella lettera.

I tre scienziati russi hanno progettato i missili ipersonici

I media di Mosca non hanno fornito altri particolari sulle accuse di cui i tre scienziati devono rispondere. Vladimir Putin aveva citato in più occasioni i missili Kinzhal (“Pugnale”), presentati come i più sofisticati dell’arsenale balistico russo. Presentati come missili in grado di viaggiare a velocità fino a 12.250 chilometri orari per eludere le difese aeree nemiche. Li ha definiti “imbattibili” e praticamente imprendibili da qualsiasi sistema di difesa.

Anche la Nato ammette: colpito il sistema di difesa Patriot

Alla prova del campo, però, i missili si stanno rivelando tutt’altro che imprendibil. Le autorità di Kiev hanno rivendicato l’abbattimento di tutti i droni e i missili lanciati dalle forze russe, in particolare di 6 missili ipersonici in una sola notte. Video circolati nelle scorse ore sembrano però smentire almeno in parte la versione ucraina: un video, in particolare, sembra mostrare due batterie del sistema Patriot schierato a Kiev lanciare una salva di almeno 30 missili, dal costo unitario compreso tra 3 e 5 milioni di dollari, nell’arco di pochi secondi, nell’evidente tentativo di intercettare droni e missili in arrivo. Poco dopo, però, il sito di lancio dei missili è interessato da almeno una esplosione.

Da parte loro, le forze russe sono riuscite a colpire e danneggiare uno dei due sofisticati e costosissimi sistemi di difesa aerea Mim-104 Patriot forniti all’Ucraina dalla Nato, schierato a protezione dello spazio aereo di Kiev. Lo ha ammesso una fonte del governo statunitense all’emittente televisiva “Cnn“, aggiungendo che l’entità del danno subito dal sistema di difesa è oggetto di valutazione, e non è escluso un ritiro dell’intero sistema per sottoporlo a riparazioni.

 

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