Addio a Matsumoto, padre di Capitan Harlock: i suoi personaggi sono famosi in tutto il mondo

20 Feb 2023 10:41 - di Paolo Sturaro
matsumoto capitan harlock

Il fumettista giapponese Akira “Leiji” Matsumoto, leggendario mangaka dell’animazione nipponica, creatore del pirata spaziale Capitan Harlock, è morto per un’insufficienza cardiaca acuta in un ospedale di Tokyo il 13 febbraio all’età di 85 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dallo studio di produzione Toei Doga di Tokyo, che ha trasposto gran parte dei suoi lavori a fumetti in cartoni animati.

Matsumoto, “padre” di Capitan Harlock

Protagonista di spicco della fantascienza giapponese, ha raggiunto l’apice della sua carriera nel 1977, anno in cui ha pubblicato per la prima volta le avventure spaziali di “Galaxy Express 999” e “La corazzata Yamato”. Ma soprattutto Matsumoto ha fatto da padre a “Capitan Harlock”, il suo personaggio più popolare nel mondo. Tra i suoi manga più noti anche “Queen Emeraldas” (1978) e “La Regina dei Mille Anni” (1980). Il fumettista giapponese è stato l’ospite d’onore dell’edizione 2018 di Lucca Comics con un’esposizione personale. Il governo giapponese lo ha insignito dell’Ordine del Sole Nascente nel 2010 mentre nel 2012 la Repubblica francese lo ha nominato Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

Dal fumetto alla leggenda

Akira Matsumoto, più noto con lo pseudonimo di Leiji, era nato il 25 gennaio 1938 a Kurume, città situata nella prefettura di Fukuoka. Suo padre era pilota di cacciabombardieri durante la seconda guerra mondiale. E ciò si è riverberato nel suo interesse per la storia militare e per la guerra evidenti in tutte le sue opere più note. Esordì come mangaka nel 1953, a soli 15 anni, vincendo un concorso per debuttanti della rivista “Manga Shonen” con la storia “Le avventure di un’ape”. Prima di cimentarsi con le sue celebri serie fantascientifiche, realizzò il fumetto western “Gun Frontier”. Matsumoto  raccolse l’eredità nella saga di “Capitan Harlock”, dove non mancano dei pianeti governati dalla legge della pistola.

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