Selvaggia Lucarelli scivola su Feltri, lui rilancia: “Dire che la Murgia è brutta non è mica fascismo…”

3 Gen 2023 9:11 - di Marta Lima

“Non mi piace quello che scrive Vittorio Feltri ma gli va riconosciuto che sia un figo pazzesco”. Voleva essere ironica, Selvaggia Lucarelli, commentando su Twitter le dichiarazioni del giornalista milanese che aveva sollevato grandi polemiche sostenendo di trovare “brutta come un orco” la scrittrice Michela Murgia. Peccato però che i suoi follower non abbiamo compreso il giochino ironico, lei brutta, lui figo, e le abbiano indirizzato parole al veleno sostenendo che non stava difendendo adeguatamente la Murgia o non riuscendosi a spiegare il senso di quel tweet.
Al punto che la giornalista, in vacanza in Nepal, è sbottata: “Ragazzi, se non capite le battute su Feltri è perché non avete letto le sue ultime perle. Che non riporterò qui, perché mi rifiuto. Però possibile che sia più sul pezzo io in Nepal che voi?”, ha chiesto la Lucarelli ai suoi.

Feltri conferma tutto sulla Murgia e replica a Chiara Valerio

Intanto, prosegue l’indignazione dei media e dei social contro Feltri, accusato di cyberbullismo e body shaming contro la Murgia, critiche a cui Feltri ha risposto così a Chiara Valerio, che lo aveva preso di mira. “Su Repubblica mi ha dedicato una colonna in cui mi rimprovera per aver detto che Michela Murgia è brutta e che pertanto non mi piace. In pratica, mi sono limitato ad esprimere un concetto evidente a chiunque non soffra di disturbi alla vista, infatti non sono io ad affermare che Murgia – poveretta – è bruttarella, trattasi della realtà. Una realtà verificabile guardando la foto che la ritrae. Valerio, invece, a giudicare dalla sua immagine riportata da Internet, è abbastanza carina, diciamo passabile. Da lei mi sarei aspettato un rimprovero più consono: per esempio, che non è gentile nei confronti di una donna definirla un orco. Avrebbe potuto sottolineare che ho peccato, che sono stato maleducato….”.

Feltri prosegue così: “Avrei capito se me ne avesse rivolte di tutti i colori tranne che sono squadrista… Valerio ignora che io l’infausto Ventennio non l’ho vissuto neanche di striscio, come anche la mia pur trascurabile biografia testifica, altrimenti saprebbe che sono stato iscritto al Psi di Nenni, poi sono stato un cantore di Mani pulite, ho diretto nove quotidiani italiani senza mai indossare la camicia nera… Cara Valerio, il tuo direttore Maurizio Molinari è stato un mio apprezzato giornalista all’Indipendente, chiedi a lui se sono uno squadrista e ti chiarirà le idee….”.

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