Violentata mentre fa jogging nel parco alla periferia di Milano: c’è l’identikit dello stupratore

23 Dic 2022 19:13 - di Davide Ventola
Milano, jogging, donna violentata

L’ha afferrata alle spalle mentre faceva jogging, trascinata in un boschetto e stuprata: è la drammatica testimonianza di una 40enne ai ai carabinieri di Milano. La violenza sessuale è avvenuta oggi pomeriggio a Locate di Triulzi, nei pressi di Cascina Nesporedo, dove una donna italiana, residente in zona, ha riferito di essere stata violentata.

Violentata dopo pranzo a Milano mentre faceva jogging

Secondo le prime dichiarazioni fornite ai militari, un uomo di colore l’avrebbe bloccata alle spalle mentre faceva jogging e trascinata in un boschetto e abusata. La donna, sotto shock, ha allertato il 112 non appena l’uomo si è allontanato, ed è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Mangiagalli di Milano. Sono sul posto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e della Compagnia di San Donato, che indagano per ricostruire la vicenda.

Romano La Russa: “Milano sta pagando il prezzo dell’accoglienza a tutti i costi”

“La notizia dello stupro avvenuto questo pomeriggio in un parco del milanese, subito da una donna che stava facendo jogging, mi colpisce profondamente. Esprimo la mia solidarietà e vicinanza alla vittima e confido nel lavoro dei carabinieri che stanno seguendo il caso”. È il commento di Romano La Russa, assessore regionale della Lombardia alla Sicurezza e all’Immigrazione, relativo alla notizia dello stupro avvenuto questo pomeriggio in un parco della provincia di Milano. “Se fossero confermate le prime informazioni – aggiunge Romano La Russa -, il responsabile di questo gravissimo gesto potrebbe essere l’ennesimo extracomunitario di origini africane. Milano e il suo hinterland stanno pagando il prezzo dell’accoglienza a tutti i costi, voluta da certa sinistra che ha aperto le porte a personaggi senza scrupoli, arrivati nel nostro Paese soltanto per delinquere”.

Stupri in piazza Duomo a Capodanno: a processo due nordafricani

Giovedì è intanto cominciato il processo abbreviato a carico di due giovani, un 19enne e un 18enne, che avrebbero fatto parte del “branco” che ha aggredito delle ragazze, vittime di abusi sessuali nella notte del Capodanno 2022 in piazza Duomo a Milano. Dalle imputazioni di questo filone processuale, davanti al gup Marta Pollicino, risultano come persone offese, per due episodi distinti, sei ragazze. C’è un altro processo già in corso con rito ordinario davanti al Tribunale. Due delle vittime, una delle quali in particolare ha subito le violenze più gravi vicino a via Mazzini, si sono costituite parti civili. Anche il Comune di Milano, così come nel processo ordinario in corso a carico di un 21enne, è entrato come parte civile col legale Federico Bier.

Poco distante da luogo dello stupro il festino finito in tragedia

Nel luglio 2021, proprio a Locate Triulzi persero la vita Hanan Nekhla e Sara El Jaafari, entrambe cittadine marocchine di 31 e 28 anni. Un bracciante che le ha investite con la mietitrebbia mentre le donne stavano partecipando a un festino con alcol e droga insieme ad altri connazionali. La telefonata d’aiuto di Sara, disperata, è arrivata attorno alle 11 di venerdì al 112. Ma non è riuscita a spiegare dove esattamente si trovasse insieme all’amica Hanan, che è morta sul colpo. Sara ha avuto le gambe schiacciate fino al bacino e sarebbe deceduta dopo ore, dissanguata. I corpi sono stati trovati sabato sera, dopo 30 ore.

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