Geo Barents, balli e canti dei migranti all’ok allo sbarco a Salerno: drammi e urgenze svaniti di botto (video)

10 Dic 2022 19:09 - di Lorenza Mariani
migranti

Migranti, l’ok allo sbarco a Salerno, arrivato con l’assegnazione del porto sicuro in Italia, fa esultare i migranti (e l’equipaggio?) della Geo Barents. E l’esplosione di gioia si trasforma in un festeggiamento che, a suon di canti e balli, fa svanire e dimenticare, come d’incanto, emergenze e criticità… Dai e dai, le Ong insistono e, complice il maltempo, ottengono dal Viminale – che ieri ha dato via libera all’approdo delle navi perché le condizioni del mare avrebbero a breve esposto le persone a bordo a rischi – l’ingresso obbligato in Italia. E nonostante i paletti già fissati dal governo e la specificazione arrivata nelle scorse ore dal Ministero dell’Interno, che «sull’immigrazione, non c’è nessun dietrofront». Oltre alla precisazione che «la linea del governo è chiara: contrasto all’immigrazione irregolare. Inserimento e integrazione dei migranti regolari, con appositi accordi con i Paesi di transito e di partenza», i migranti a bordo della Geo Barents brindano e festeggiano che, ancora una volta, ce l’hanno fatta.

I migranti della Geo Barents festeggiano l’assegnazione del porto italiano

Sì, perché a giudicare da un video postato su Twitter e rilanciato, tra gli altri, da Il Giornale, l’entusiastica reazione alla notizia che i migranti della Geo Barents sarebbero sbarcati a Salerno, non si deve tanto all’assegnazione di un porto sicuro – perché, come noto, tra quelli riconosciuti dalle organizzazioni internazionali ci sarebbero anche la Tunisia e l’Egitto, considerati place of safety per lo sbarco, non solo gli approdi sulle nostre coste  –. Ma all’ok all’ancoraggio proprio in un porto del Belpaese. Ma andiamo con ordine. Causa maltempo e condizioni del mare avverse, scatta comunque quella che fonti del Viminale hanno spiegato in termini di «salvaguardia delle persone», che «orienterà sempre le decisioni del governo, anche di fronte alle azioni provocatorie e rischiose delle ong».

Balli, canti e la soddisfazione “beffarda” di approdare a Salerno

Così, è previsto per domani mattina l’attracco della nave della Ong tedesca Humanity 1 al porto di Bari. Dove scenderanno le 261 persone a bordo: di cui 93 minori, 140 uomini e 28 donne. Il capoluogo pugliese, infatti, è stato assegnato come porto sicuro per lo sbarco dei migranti in arrivo. Mentre sempre domani mattina, intorno alle 7, la Geo Barents – la nave francese di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere – arriverà nel porto di Salerno. A bordo ci sono 248 migranti soccorsi in diverse operazioni nel Mediterraneo. E tenuti a stazionare in mare aperto – a proposito di «azioni provocatorie e rischiose delle ong» – prima di fare rotta sull’Italia, come ampiamente documentato nei giorni scorsi…

La solita narrazione, gli stessi toni, le solite pretese delle Ong

Insomma, stavolta nessun braccio di ferro col governo italiano. Ma la solita prepotenza delle navi delle Ong per fare leva. Usata come grimaldello per entrare in un porto italiano. Rituale veemenza con lancio di accuse di disumanità rivolto all’Europa, e medesimo copione recitato a soggetto: prima il pressing sui nostri confini. Poi i toni che si inaspriscono. La voce che si alza sulla narrazione di una urgenza invincibile di uno sbarco immediato. E le pretese che si fanno sempre più stringenti e mirate su dove approdare: la Sicilia in particolare. Un quadro devastato e devastante che però mal si coniuga con balli e canti a bordo nel momento in cui è stato annunciata l’assegnazione.

Esplosione di gioia a bordo, anche la didascalia del video conferma: «La Geo Barents ha il porto. Sbarcherà a Salerno»

Ed ecco allora il video pubblicato da Giansandro Merli, cronista del Manifesto, sui suoi profili social e ritwittato dal Giornale (e in basso). «Il giornalista – spiega il quotidiano diretto da Minzolini – è stato ammesso a partecipare alla missione a bordo per raccontare quello che avviene su una nave Ong quando questa è nel Mediterraneo centrale». E a guardare le immagini, non è proprio ardito e irragionevole ipotizzare che quella straripante euforia a bordo – condivisa, sembra, anche da qualche membro dell’equipaggio di Msf – non si debba tanto all’assegnazione di un porto. Quanto, nello specifico, all’apertura di un porto italiano.

Ma più che un porto sicuro, migranti e Ong festeggiano il fatto che sia un porto italiano…

Così, tutti a dimenarsi sulle note di Asereje per l’obiettivo raggiunto dai migranti che sborsano cifre esorbitanti ai trafficanti di esseri umani, per approdare nel Belpaese. Dove sbarcano – secondo i report ufficiali del Viminale – soprattutto egiziani e tunisini. Migranti economici, che partono senza documenti ed effettuano illegalmente l’ingresso in Europa al solo scopo di migliorare la loro condizione economica. Dunque, più che un porto sicuro, è lecito pensare che a loro interessi una via d’accesso sicura al vecchio continente. Meglio ancora se in Italia… Di qui l’euforia alla notizia dello sbarco concesso a Salerno, con tanto di ancheggiamenti da twist e piroette di gioia.

 

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